Si chiamano "Stanze del Silenzio" e sono gli spazi pensati dal Comune di Milano per favorire il raccoglimento religioso e aconfessionale. I primi allestimenti verranno fatti nelle case di cura e a seguire verranno proposti anche in ospedali, stazioni e aeroporti. Lorenzo Lipparini, assessore, spiega: "Si tratta di spazi dedicati alla meditazione, al raccoglimento e alla preghiera da mettere a disposizione di tutti i cittadini - atei o appartenenti a una confessione religiosa. Saranno anche un luogo di incontro e dialogo tra culture diverse”. In diverse città italiane (Ferrara, Torino, Brescia, per citarne alcune) sono state sperimentate stanze del silenzio frequentate e gestite insieme dagli atei ai cristiani, dai buddisti ai musulmani fino agli agnostici. Il progetto è nato da un convegno di studio realizzato con il Gruppo di lavoro nazionale Stanza del Silenzio.
Il Comune in cerca di accordi quinquennali
L’impegno del Comune di Milano si concretizzerà nel favorire accordi con gli organismi indicati, nella diffusione di luoghi di culto multiconfessionale o di riflessione aconfessionale nelle proprie strutture di accoglienza destinate alle fasce deboli della popolazione, nella promozione della cultura della libertà di culto e dell’assistenza spirituale aconfessionale nelle strutture pubbliche attraverso seminari, incontri, convegni, manifestazioni e studi. Tutte queste azioni potranno essere oggetto di accordi di collaborazione con le istituzioni e le rappresentanze religiose o aconfessionali che le condividono per la durata massima di cinque anni.
Le informazioni sul servizio, le iniziative e le strutture che accoglieranno le “stanze del silenzio” saranno disponibili sul portale istituzionale e sul geoportale del Comune di Milano. (VV)