Il Reddito di Cittadinanza è legge: la misura è stata approvata dal governo e pubblicata nel Decreto Legge 28 gennaio 2019, n.4 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”, ma cosa comporta per i Comuni l'introduzione di questo strumento?
Una risposta la fornisce l'Anci con la nota di lettura alla norma che pubblichiamo in questa pagina.
In estrema sintesi, lasciando all'approfondimento contenuto nel documento integrale, Anci evidenzia che i compiti dei Comuni legati al Reddito di Cittadinanza sono quelli di:
- verificare i requisiti di soggiorno e residenza dei richiedenti la misura (residenza in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi due in modo continuativo);
- convocare i richiedenti con bisogni complessi entro 30 gg dal riconoscimento del beneficio;
- effettuare la valutazione multidimensionale e predisporre il Patto per l’Inclusione Sociale;
- attivare i progetti di presa in carico sociale anche dei beneficiari che sottoscrivono il Patto per il lavoro ove opportuno e richiesto;
- entro 6 mesi dell’entrata in vigore del decreto predisporre i progetti di utilità sociale per tutti i beneficiari che abbiano sottoscritto i Patto per il lavoro e/o il Patto per l’inclusione sociale (max 8 ore settimanali);
- alimentare le banche dati previste nel decreto;
- segnalare le informazioni sui fatti suscettibili di dar luogo a sanzioni o alla decadenza del beneficio.