Quanto è realistico immaginare un incontro tra PA e intelligenza artificiale? Alla luce degli innumerevoli studi che segnalano il ritardo cronico della Pubblica Amministrazione nell'adozione di tecnologie digitali, verrebbe da dire: poco. Tuttavia, l'Agenzia per l'Italia Digitale ha iniziato, con convinzione, a tracciare la strada sulla quale dovrebbero incontrarsi queste due realtà all'apparenza molto distanti, puntando 5 milioni di euro su progetti sperimentali di apprendimento automatico e algoritmi in grado di analizzare l'ambiente che li circonda, ricavando informazioni preziose.
Nel libro bianco di Agid, raccomandazioni per gli enti pubblici
Per la Pubblica Amministrazione, l'intelligenza artificiale potrebbe rappresentare uno strumento interessante per efficientare processi interni e offrire ai cittadini-utenti servizi sempre migliori e sempre più avanzati. E agli amministratori locali è indirizzato il libro bianco di Agid "L'intelligenza artificiale al servizio del cittadino", che ha coinvolto oltre un centinaio di soggetti pubblici e privati attivi sul tema. Vi si trovano indicazioni e raccomandazioni, indirizzate a scuole, strutture sanitarie, Comuni, Tribunali, Ministeri e tutti gli altri rami dell'Amministrazione Pubblica, su come sfruttare al meglio le opportunità offerte dall'intelligenza artificiale all'interno dei processi burocratici della nostra PA. Il Libro, in particolare, si concentra sulle sfide (etiche, giuridiche, tecnologiche, culturali) che possono derivare dall'utilizzo di algoritmi di AI.
Alcuni esempi di applicazioni nella PA
Tra le possibili applicazioni all'interno della Pubblica amministrazione c'è l'assistenza al cittadino grazie a chatbot o a sistemi di prevenzione di disastri e calamità naturali basati su dati statistici (Big Data) e algoritmi di apprendimento automatico. In ambito scuola, sono già disponibili assistenti didattici artificiali in grado di seguire gli studenti singolarmente.
Il fondo di 5 milioni di euro istituito da Agid potrà essere utilizzato per avviare progetti sperimentali nel campo dell'intelligenza artificiale, che dovranno riguardare gli ambiti individuati all'interno del Libro Bianco e quanto previsto nel Piano Triennale per l'informatica nella PA: "risponditori automatici" in grado di simulare una conversazione sfruttando machine learning e intelligenza artificiale; sistemi di diagnostica automatizzata, che sappiano riconoscere le patologie che affliggono i pazienti e velocizzare così il processo di guarigione; piattaforme di e-learning a supporto dell'attività didattica quotidiana; sistemi di elaborazione dati per contrastare l'evasione fiscale. (VV)