Una nuova modalità di realizzare i servizi per le 321 persone con disabilità per le quali il Comune di Bergamo eroga servizi: Palazzo Frizzoni cesserà di acquistarli o erogarli, per entrare fortemente nella fase progettuale degli stessi, assumendo un ruolo attivo e impegnandosi nel reperimento di ulteriori risorse allo scopo di ampliare la gamma dei servizi presenti ed offrire soluzioni progettuali in linea con i bisogni emergenti del territorio presenti e futuri, aggiornando la risposta alle reali necessità dei cittadini fragili nonché coinvolgendo le reti sociali cittadine
Questa la rivoluzione copernicana alla base del bando di oltre 4 milioni di euro emanato dal Comune di Bergamo per co-progettare e realizzare tutti i servizi comunali a favore di persone disabili.
La gara è aperta fino al 16 settembre e prevede di dare il via a un'attività triennale che partirà con l'inizio del 2017 e che dovrà tener conto degli scenari emergenti, che prevedono per i prossimi 3 anni un incremento di richieste di 22 persone in situazione di disabilità grave e di 112 persone in situazioni di disabilità meno grave.
Il nuovo approccio si basa su tre pilastri: flessibilità, innovazione del sistema e una migliore capacità di far fronte alle esigenze crescenti da parte dell’utenza, al fine di proporre soluzioni al passo con i tempi e in grado di far fronte alla domanda di servizi.
Come spiega l’Assessore alla Coesione Sociale Maria Carolina Marchesi, "l'obiettivo è quello di dare a ogni persona disabile una risposta ai propri bisogni, costruendo con lei e la sua famiglia il progetto di vita migliore possibile. La co-progettazione e la co-gestione tra Comune e Terzo Settore ci permetterà di promuovere il cosiddetto welfare partecipativo comunitario, ma anche l’apertura di nuovi percorsi sperimentali e la messa in campo di nuove idee sulla base delle capacità e delle competenze dei partecipanti stessi al bando.” (LS)