SEZIONE: SICUREZZA E LEGALITA' - WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
TUTELA

Cyberbullismo, a settembre parte la legge regionale

8 Luglio 2016
 

Continua la lotta di Regione Lombardia alle piaghe sociali che infestano la società: dopo la legge sulla ludopatia, si doterà di un nuovo provvedimento regionale per contrastare il cyberbullismo, sempre più dilagante. A partire da settembre 2016, presso la VII Commissione Cultura, Istruzione, Formazione, Sport e Informazione, prenderà il via l'iter procedurale che porterà la Lombardia ad avere una legge per contrastare in maniera efficace un disagio giovanile estremamente pericoloso, che spesso sfocia in atteggiamenti violenti e in derive come lo stalking e, in casi estremi, il suicidio.
A presentare l'iniziativa è stata Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Città Metropolitana, al termine di un 'tavolo tecnico' su questo argomento al quale hanno preso parte, fra gli altri, il consigliere regionale Carlo Borghetti, componente della Commissione Sanità, tra i firmatari del progetto di legge lombardo e rappresentanti di enti e associazioni che a vario titolo si interessano di questo fenomeno. "La problematica del cyberbullismo presenta moltissime affinità con quella della ludopatia, tematica per la quale il presidente Maroni mi ha indicata come referente della Giunta, e diventa sempre più pericolosa per i giovani. Si tratta di una vera e propria piaga sociale e quindi, proprio come avvenuto per il contrasto al gioco d'azzardo patologico, ben venga una legge regionale ad hoc".


Gli atti vessatori in massima parte via smartphone
I dati parlano chiaro: stando all'ultimo rapporto dell'Istat, tra i ragazzi che usano cellulare e Internet il 5,9% ha denunciato di avere subito ripetutamente atti vessatori tramite sms, mail, chat o social network. Vittime, piu' di tutti, sono le ragazze: il 7,1% contro il 4,6 dei maschi. E ancora: un recente studio effettuato su un campione di adolescenti lombardi e realizzato dal gruppo di lavoro 'Semi di melo', in collaborazione con l'Universita' Bicocca e con il sostegno di Regione Lombardia, rivela che il 20,5% dichiara di non trovare alcuna differenza tra il relazionarsi via web o di persona, il 42% dei minorenni e il 43% dei maggiorenni hanno incontrato dal vivo qualcuno conosciuto online, al 18% e' capitato di trovarsi di fronte alla diffusione di proprie immagini imbarazzanti e il 45% conosce coppie di coetanei che si scambiano immagini provocanti/ose'.

 

(VV)

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Pubblicato sul sito dell’Anac l’Aggiornamento per il 2015 del PNA 2013-2016.

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