In dieci anni di attività, l'mpianto di teleriscaldamento di Edolo ha mandato in pensione centinaia di caldaie alimentate a gasolio o nafta pesante, contribuendo in modo determinante a migliorare la qualità dell’aria e abbattendo drasticamente l’inquinamento ambientale. La rete di distribuzione dell'impianto, anno dopo anno, si è estesa a tutto l’abitato del capoluogo raggiungendo anche la frazione di Mù.
Un esempio virtuoso di riscaldamento che fa bene all'ambiente e che ha suscitato l'interesse del ministro polacco dell’Energia, che accompagnato da una delegazione di imprenditori e funzionari governativi ha effettuato un sopralluogo sul sito, per replicarne il modello nel proprio paese.
Oltre 600 utenti collegati
Le tre caldaie della centrale bruciano principalmente metano (ciirca 2.8 milioni di metri cubi all’anno) e legno cippato, che in cogenerazione producono anche 7mila MWhe di energia elettrica. Gli utenti collegati hanno superato la soglia dei 600 (tra loro figurano tutti gli uffici pubblici, scuole, municipio, impianti sportivi) e la rete di distribuzione si dipana per 15 chilometri. L’acqua viene immessa a 80 gradi a una pressione nominale di 16 bar per tornare indietro attorno ai 60 gradi. Dopo aver recuperato gli investimenti economici fatti in passato, la società di gestione punta a sviluppare ulteriormente questa fonte di energia rinnovabile e pulita.
(VV)