I dati sulla gestione dei rifiuti in Lombardia sono lusinghieri: la produzione pro capite è di 464,7 chili contro i 487,8 della media nazionale, la raccolta differenziata è pari al 57 per cento in Lombardia contro il 45,2 per cento italiano. E’ quanto emerge da una comparazione realizzata tra i dati Arpa 2014 e Ispra del 2014. L’avvio a recupero di materia, è addirittura del 56 per cento contro la media italiana del 25 per cento, l’avvio agli impianti di incenerimento è del 27,5 per cento in Lombardia mentre il dato nazionale si ferma al 17 per cento. Ottima anche la percentuale del conferimento diretto in discarica che è pari all’1 per cento contro il 31 per cento dell’Italia.

Il trend di crescita della percentuale di raccolta è costante

Dai dati emerge che in Lombardia i cittadini effettuano una buona raccolta differenziata che ha consentito alla Regione di raggiungere un risultato tra i migliori in Italia e al di sopra della media europea. Dal 2000 a oggi, infatti, il trend di crescita della percentuale di raccolta è costante e passa dal 35 per cento del 2000 al 57 del 2014.
Il recupero della materia, al 56%, consente di far diventare il rifiuto una risorsa, in quanto può essere riutilizzata al posto delle materie prime naturali. La “risorsa-rifiuto”, inoltre, non genera soltanto materie prime secondarie, ma per i rifiuti indifferenziati, rappresenta una fonte di energia (elettrica e termica) e quasi a “chilometro zero”.
Per quanto riguarda l’impiantistica la Regione Lombardia è ampiamente autosufficiente in termini di smaltimento di rifiuti prodotti sul proprio territorio, in quanto dispone di un cospicuo parco impiantistico per l’incenerimento. La nuova pianificazione è orientata a scelte anche localizzative che portino a un costante miglioramento dell’impiantistica e alla mitigazione del suo impatto sul territorio.