Anci prende posizione sull'autosospensione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala - decisione presa dopo essere venuto a conoscenza dell'esistenza di un quadro accusatorio nei suoi confronti in relazione alla piastra di Expo 2015 - e chiede al primo cittadino di riprendere al più presto l'esercizio delle sue funzioni. "Gli chiediamo di riprendere la sua funzione, ventilando gravi conseguenze se passa il messaggio che di fronte alla iscrizione nel registro degli indagati, un amministratore è gravemente indebolito nelle sue funzioni".
Chiara anche la posizione del sindaco di Monza e presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti: "Nell'attesa di ulteriori chiarimenti da parte della magistratura che, nell’interesse di tutti confidiamo arrivino tempestivamente, esprimo solidarietà al Sindaco di Milano Giuseppe Sala, nella convinzione che abbia agito al meglio per la buona riuscita della manifestazione internazionale del 2015”. Scanagatti ha aggiunto: "Pur comprendendo l'amarezza del momento l'auspicio è che Sala riconsideri la decisione di autosospendersi dall'incarico: lui è Sindaco in virtù del mandato democratico che i milanesi gli hanno conferito e che allo stato attuale non può certo essere messo in discussione. Sarebbe grave interrompere il momento virtuoso che sta vivendo la città, frutto anche di un'efficienza amministrativa che ha saputo imporre all'attenzione internazionale Milano per il suo dinamismo e per la sua capacità innovativa. Anche se l'indagine riguarda fatti avvenuti nell'espletamento di altre funzioni, rimane comunque aperta la questione del peso e delle responsabilità poste in capo agli amministratori pubblici ed in particolare ai sindaci, del tutto sproporzionate rispetto alla certezza delle norme”.
(VV)