SEZIONE: ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONISMO E RIFORME
FUSIONI

Verderio: dopo due anni la fusione è positiva

17 Novembre 2016
 

Dal 1993 ogni dieci anni Verderio ha tentato di riunire Inferiore e Superiore in un solo Comune. Dopo i tentativi del 2003 e del 2013, il 30 gennaio 2014 la legge regionale n. 6 ha istituito dal 4 febbraio il Comune di Verderio. Il lasso di tempo tra la legge istitutiva e l’attivazione del Comune “è troppo breve” ci dice il Sindaco Alessandro Origo. “Il bilancio complessivo della fusione è certamente positivo, ma i primi tempi sono stati piuttosto difficili poiché eravamo privi di elementi essenziali quali il codice fiscale, la partita Iva, la posizione Inps e altri codici e certificazioni che consentono di avviare la macchina amministrativa. Per fare un esempio, pur essendo nel 2014 fuori dal patto di stabilità e quindi in grado di attivare investimenti, in quell’anno abbiamo avuto ritardi nella progettazione. A questo si aggiunga, poi, che in molti data base di altri enti pubblici, soprattutto nel 2014, il nuovo Comune non risultava, con le conseguenze che si possono immaginare”.  

La fusione, tuttavia, come ci ha anticipato il Sindaco, va considerata positiva. “Grazie all’esclusione dal patto di stabilità e dal pareggio di bilancio abbiamo potuto attivare investimenti, utilizzando avanzi di amministrazione portati in dote dagli ex Comuni. Inoltre, il contributo per la fusione, che nel 2016 è aumentato, ci ha consentito di riallineare l’aliquota Imu a livello più basso, di tagliare le tasse sui passi carrai e di ridurre l’aliquota addizionale. Inoltre, per tre anni non abbiamo l’obbligo di fare riferimento alle centrali di committenza e questo ci consente autonomia nelle decisioni relative agli investimenti”. 

Resta aperto il tema dei tempi fra la legge istitutiva del nuovo Comune e l’attivazione della nuova realtà amministrativa. “Ci sono state in effetti modifiche importanti, come per esempio la legge regionale n. 14 di quest’anno che prevede il referendum entro ottobre e l’istituzione del Comune entro il 1° gennaio. Questo ci avrebbe evitato nel 2014, come amministrazione di Verderio, la compilazione di tre bilanci: uno per ciascuno dei due Comuni fino al 4 febbraio e il terzo del nuovo Comune. Tuttavia, il tempo fra la legge istitutiva e l’entrata in funzione resta sempre breve, considerato che tra il referendum e la legge della Regione devono intercorrere una serie di adempimenti, primo fra tutti il controllo e l’approvazione dei dati referendari da parte del Consiglio regionale. Credo sia opportuno lasciare un periodo di tempo sufficiente, 3 o 6 mesi, alla nuova amministrazione affinché possa ottenere tutti quegli elementi essenziali di cui dicevamo e a cui aggiungo, come altro esempio, l’unificazione delle banche dati catastali. Oggi Verderio ha sistemato questi elementi, ma come dicevo questa sistemazione è costata un periodo di impasse. Per accelerare i tempi si potrebbe prevedere che gli amministratori dei Comuni andati a fusione affianchino il Commissario prefettizio”. (Sergio Madonini)

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