SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
da ANCI LOMBARDIA
Welfare

S.I.A.: dobbiamo "capire come utilizzare al meglio le risorse a disposizione"

6 Ottobre 2016
 

Il Sostegno per l'Inclusione Attiva, introdotto con Decreto interministeriale del 26 maggio 2016 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2016), dopo la sperimentazione in dodici città, è stato completamente ridisegnato e viene esteso a tutto il territorio nazionale.
Per conoscere nel dettaglio la misura, Anci Lombardia e Anci Lab hanno promosso un seminario (visibile sulla piattaforma Youtube di AnciLab) che ha destato molto interesse tra gli operatori comunali .

Graziano Pirotta, Presidente del dipartimento welfare di Anci Lombardia, ha introdotto l'evento considerando come dal Governo e dalla Regione vengono erogate risorse per i Comuni, ma "solo pochissime fanno riferimento a fondi indistinti, poichè quasi tutte hanno un vincolo di gestione, come nel caso del S.I.A. Pertanto diventa fondamentale usufruire di eventi come questo, perchè dobbiamo capire come utilizzare al meglio le risorse a disposizione". Pirotta ha proseguito rivolgendosi alla platea e aggiungendo che, "pur essendo il decreto del 26 maggio, e anche se alcune linee guida le conoscevamo già, ci è parso opportuno sviluppare il tema ora, confrontandoci con voi per capire alcuni aspetti che riguardano da vicino le Amministrazioni e approfondirli, come ad esempio quante persone avanzano domande, quande possono essere introdotte nel sistema e come procedete nella elaborazione delle domande, al fine di portare le vostre osservazioni ai tavoli di concertazione".

La parola è quindi passata a Ettore Uccellini, che ha introdotto la sua spiegazione considerando che "il Sostegno per l'Inclusione Attiva si inquadra nelle strategie eruopee di contrasto alla povertà e, più nello specifico, tra le strategie dell'Europa 2020. Il S.I.A. è una misura di contrasto alla povertà  che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali almeno un componente sia minorenne, oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata".

Per fruire del beneficio economico, il nucleo familiare del richiedente deve aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e di inclusione lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni, in rete con gli altri servizi del territorio e con i soggetti del Terzo Settore, le parti sociali e la comunità in cui vive. L'I.N.P.S., con circolare n. 133 del 19 luglio 2016 e con il successivo messaggio n. 3322 del 5 agosto 2016, ha fornito i primi chiarimenti e le istruzioni operative per l’attuazione del SIA.(LS)
 

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