Il Consiglio Regionale ha approvato la nuova legge Disciplina del servizio di polizia locale e politiche di sicurezza urbana in Lombardia, che poggia su tre cardini: l’individuazione di una dimensione territoriale adeguata dei Comandi, la valorizzazione del volontariato e dell’associazionismo, e l’istituzione di un fondo per le spese di procedimenti penali relativi ad attività svolte dagli agenti in servizio.
Cuore del progetto è la gestione associata dei servizi, che consentirà di dare maggiori risposte con meno sprechi di risorse, sia di uomini che di fondi e mezzi: il testo individua in 18 unità il numero ottimale per svolgere bene questo servizio e per presidiare al meglio il territorio, senza tuttavia penalizzare i piccoli comuni che avranno difficoltà ad adeguarsi.
Il testo definisce gli indirizzi generali dell’organizzazione e dello svolgimento dei servizi di polizia locale, l’esercizio associato della funzione di polizia locale, gli interventi integrati per la sicurezza urbana promossi dalla Regione, il sostegno alle collaborazioni tra polizia locale e i soggetti pubblici e privati operanti nel settore della sicurezza urbana, nonché le modalità di accesso e la formazione degli operatori di polizia locale.
Compiti precisi sono previsti per tutti gli attori coinvolti: gli enti locali, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, concorrono alla definizione di un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana. La Regione avrà invece il compito di fornire sostegno all’attività operativa, alla formazione e all’aggiornamento professionale; sviluppare il coordinamento tra servizi; promuovere le gestioni associate per ambiti territoriali; sviluppare l’integrazione della polizia locale nel sistema di protezione civile e favorire la cooperazione con le forze di polizia dello Stato e con le altre strutture dell’Ente locale.