SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
Beni culturali

Fassino: Art Bonus per il federalismo demaniale e culturale

27 Ottobre 2015
TEMI: Fassino
 
Un convegno voluto del Mibact ha illustrato i primi risultati del decreto Art bonus, che concede un forte credito d'imposta sulle erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo. Presenti al convegno il ministro Franceschini e il presidente di Anci Piero Fassino.
L’Art bonus, come ha evidenziato Fassino, si è rivelato uno strumento molto utile per favorire, attraverso la partnership pubblico-privata, la promozione del nostro patrimonio artistico e culturale. L’incentivo fiscale “offre una grande opportunità che consente a chi voglia fare una donazione, sia una impresa o un privato cittadino, di poter contribuire al recupero di beni culturali, potendo scalare il proprio sostegno dalle tasse”, ha spiegato Fassino. “I Comuni, ospitando la maggior parte dei beni culturali sul proprio territorio, - ha ricordato - sono molto interessati al prosieguo di questa iniziativa”. (alcune esperienze pilota realizzate).
Per il presidente Anci l’aspetto più rilevante dell’Art bonus, “già in vigore da tempo in altri Paesi europei”, è che riesce a “favorire una sintesi tra le risorse pubbliche e quelle private, dando la possibilità di mantenere un’alta offerta culturale e di mettere a valore i numerosi beni artistici nazionali”. “Dobbiamo certo incentivare le forme di fund raising, sapendo che questo significa anche fare un salto di qualità nel rapporto con i privati che – rimarca Fassino – dovranno essere coinvolti nella progettazione degli interventi”. 
Il presidente Fassino ha concluso, sottolineando che “come Anci abbiamo sottoscritto una convenzione con il Mibact per avviare una campagna di comunicazione specifica che partirà nelle prossime settimane”.
 
Esperienze pilota
Nella nostra regione due diverse tipologie di interventi hanno mostrato le potenzialità della collaborazione tra pubblico e privato. A Mantova il sindaco Mattia Palazzi ha puntato sull’alleanza con il mondo delle imprese. “Abbiamo subito iniziato a collaborare con gli imprenditori locali con l’obiettivo di intervenire su tre beni simbolo della città: i primi due famosi nel mondo, Palazzo Te e Teatro Bibiena, peraltro danneggiati dal terremoto del 2012; e un altro, la Torre della Gabbia, che con i suoi 55 metri potrebbe diventare il più alto belvedere della città”.
Molto particolare l’esperienza messa in campo dal comune di Cinisello Balsamo. La casuale scoperta di alcuni affreschi nascosti all’interno di Villa Ghirlanda (nella foto) è stata l’occasione per avviare una campagna di raccolta fondi a sostegno del progetto ‘Riveliamo il passato per dargli un futuro’. “Abbiamo raccolto 80 mila euro sui 150 mila necessari per l’intervento. Ma la cosa più importante– ha spiegato il sindaco Siria Trezzi - è che abbiamo coinvolto tutta la comunità: grazie ad un ricco cartellone di appuntamenti e all’Art bonus vogliamo regalare alla città un simbolo per la nostra memoria culturale”.
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