Dal 2010 il
Difensore regionale dà la possibilità ai cittadini, enti o organizzazioni, attraverso il sito web
www.difensorecivico.lombardia.it, di inoltrare
richieste di intervento direttamente on line. Attraverso la registrazione è anche possibile consultare i documenti della pratica in tempo reale, interagire con il funzionario che se ne occupa e allegare documentazione integrativa. Ma per chi non ha la possibilità di accedere a internet? Grazie ad una sezione dedicata sul sito i cittadini sprovvisti di strumenti informatici possono comunque presentare richieste di intervento on line. Come? Recandosi presso un
Centro di raccolta accreditato dall’Ufficio del Difensore regionale (S.Te.R., U.P.T., U.R.P. ecc.): lì verranno assistiti dal personale del Centro. E anche in questo caso, con la mediazione del Centro, potranno visualizzare lo stato in cui si trova la propria pratica (e se si registrano anche i contenuti), inviare comunicazioni al funzionario che la sta istruendo ed integrare la documentazione. In ogni caso sia il cittadino che abbia già delle pratiche in corso sia quello che si è rivolto a un Centro di raccolta possono sempre registrarsi in qualsiasi momento e avvalersi di tutti i servizi on line. Oltre al sito web, nell’ottica di un sempre maggiore avvicinamento agli interessi dei cittadini lombardi, dalla fine dell’anno scorso è stata aperta una pagina Facebook dedicata alle attività del Difensore regionale. Il Difensore regionale è sempre intervenuto (e continuerà a farlo) nei confronti delle
amministrazioni locali prive di difesa civica per il principio della leale collaborazione tra enti, ma può anche
stipulare convenzioni a titolo gratuito con i Comuni che lo richiedono, per assicurare a tutti i cittadini il diritto di usufruire pienamente dei servizi della difesa civica. Grazie alla connessione on line all’ufficio attraverso il sito internet,
i Comuni che si convenzionano costituiscono una sorta di avamposto locale del Difensore regionale, che nello specifico caso svolge anche le funzioni di difensore civico comunale, con le competenze e le modalità operative che gli sono attribuite dalla legge regionale 18/2010. Il
primi due Comuni lombardi che hanno colto questa opportunità sono
Martinengo, in provincia di Bergamo, e
Broni, in provincia di Pavia, ma è auspicabile che altri Comuni lombardi, magari leggendo queste righe, desiderino farlo.