SEZIONE: AMBIENTE, ENERGIA

Rifiuti urbani: l'eccellenza della Lombardia

29 Maggio 2008
 
Rifiuti: come sta l’Italia? Ce lo rivelano i dati dell’Istat contenuti nella pubblicazione “100 statistiche per il Paese”. Le schede del volume sul tema rifiuti riportano i dati sui rifiuti urbani pro capite smaltiti in discarica e/o inceneriti, la quota dei medesimi rifiuti oggetto di raccolta differenziata, la quota di frazione umida trattata in impianti di compostaggio. In tutti questi ambiti la Regione Lombardia è risultata fra le prime se non la prima non solo fra le Regioni del nord ma in tutto il Paese. Per esempio, di fronte a una media nazionale di 325 kg di rifiuti urbani pro capite smaltiti in discarica, in Lombardia si è registrata nel 2006 una media di 92 kg scarsi, dato che non solo la pone al vertice della classifica, ma la anche ben lontano dal valore fissato dal Quadro strategico nazionale per le politiche regionali per le regioni del Mezzogiorno a 230 kg pro capite. Per avere un’idea del risultato basti pensare che al di sotto dei 100 kg si pongono nazioni come Germania, Svezia, Danimarca e poche altre. Non diverso il risultato lombardo nell’incenerimento dei rifiuti urbani. L’Istat rileva che nel periodo 1999-2006 la Regione Lombardia ha segnato l’incremento più consistente, raggiungendo nel 2006 i 203 kg pro capite, sullo stesso livello, se non superiore, di Paesi come Franca, Austria e Germania. Nella raccolta differenziata solo Trentino Alto Adige, le relative Province autonome di Trento e Bolzano e Veneto fanno registrare dati più significativi della Lombardia, che si attesta per il 2006 comunque al 43,6% di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata. Il volume dell’Istat ravvisa in questo settore una certa crescita in molte Regioni nel periodo dal 2000 al 2006. In questo senso colpisce il basso incremento della percentuale in Lombardia (l’11,6%), che trova la sua spiegazione nella già alta percentuale di raccolta differenziata nel 2000 (il 32%). Buona anche la percentuale di frazione umida trattata in impianti di compostaggio. In Lombardia nel 2006, è stato avviato a questi impianti il 39,7% della frazione umida. Spicca in quest’ambito il dato del Veneto, che, salvo due leggere flessioni nel 2002 e nel 2003, ha sempre superato la soglia del 70%. Dunque dati ben al di sopra la media nazionale per la Regione Lombardia e in certi casi a livello di Paesi europei.
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