Martedì 11 novembre è stato firmato in Regione il patto per il trasporto pubblico locale che ha come obiettivi l'aumento dei servizi e della loro qualità.
I firmatari del documento, oltre a Regione Lombardia, sono stati Province, Comuni capoluogo, Anci Lombardia, associazioni dei cittadini, gestori dei servizi di trasporto pubblico, imprese ferroviarie e di gestioni delle infrastrutture ferroviarie.
L’accordo è stato siglato dopo oltre un anno di estenuanti trattative, che hanno portato alla consapevolezza, registrata nel documento, che il trasporto pubblico locale in Lombardia, oggi non risponde in modo adeguato alle esigenze di mobilità dei cittadini e che il grave stato di crisi è dovuto, tra l'altro, alla scarsità delle risorse e al mancato adeguamento dei trasferimenti statali.
Con la firma dell’atto Regione Lombardia garantisce 120 milioni di euro per comprare nuovi autobus, 30 milioni per nuovi treni e 189 milioni che arriveranno entro il 2015 per lo sviluppo di nuovi servizi.
Le novità più importanti introdotte dal Patto riguardano la politica tariffaria, che sarà basata essenzialmente sul principio meritocratico e prevede nuovi biglietti integrati (ferrovia più mobilità urbana) nell'area milanese servita della linee S (estesi a tutta la regione nel 2010), inoltre gli aumenti non saranno più solo legati al recupero dell'inflazione (75% dell'indice Istat), ma anche a un effettivo miglioramento della qualità del servizio.
Si tratta pertanto di un “patto” per migliorare la qualità del trasporto pubblico locale in Lombardia, che, con il contributo di tutti i soggetti sottoscrittori, oltre a porre termine ai contenziosi con le aziende e trovare risorse economiche per supplire ai maggiori costi di province e comuni dovuti all’applicazione dell’IVA, mette a disposizione cospicue risorse per garantire al meglio la mobilità ai cittadini.