Altro che click day. Alle 9 del 3 novembre, data in cui sembrava essere finalmente arrivato il tempo dell'erogazione del tanto atteso «Bonus bici» o «Buono mobilità», la piattaforma predisposta dal ministero dell’Ambiente per richiedere il buono non è partita e per tutta la giornata ha funzionato saltuariamente. Tanto che nel primo pomeriggio in media, ognuno aveva davanti a sè una coda di 600 mila utenti. Malfunzionamenti anche per Spid e InfoCert, necessarie per richiedere il bonus certificando la propria identità digitale. Una vera e propria Caporetto digitale, per di più smentita dal Ministero dell'Ambiente: "Abbiamo avuto un crash di un quarto d’ora-20 minuti tra le 9 e le 9.30, hanno fatto sapere fonti interne. Ma è poi stato lo stesso ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a garantire: "Tutti gli utenti saranno rimborsati. Invito tutti a entrare nel sistema anche con calma, anche nei prossimi giorni, perché abbiamo appostato altri fondi ad hoc in legge di Stabilità e assicuro che tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre otterranno quel che gli spetta".
Secondo il Ministero, alle ore 14 erano stati generati 13.447 buoni e finalizzate 36.253 richieste di rimborso, secondo i dati forniti da Sogei, che gestisce la piattaforma. E sono già 103 i buoni spesi. (VV)