SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
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Il Surf, filosofia di un imprenditore ribelle che ama la Terra

18 Luglio 2018
TEMI: Cultura
 

Si chiama "Let my people go surfing" il libro di Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia, nato come un manuale filosofico per i dipendenti dell'azienda di activewear e poi diventato una vera e propria bibbia dell'imprenditoria illuminata. "Mai mi sarei aspettato che sarebbe stato tradotto in più di dieci lingue, utilizzato in licei e università e che avrebbe addirittura influenzato grandi multinazionali", ha detto l'autore. Che ha raccontato: "Sono più di sessant’anni che faccio l’imprenditore. Faccio fatica a dirlo: è come ammettere di essere un alcolizzato o un avvocato. È una professione che non ho mai rispettato. Buona parte dell’imprenditoria è ostile alla natura, distrugge le culture autoctone, ruba ai poveri per dare ai ricchi e avvelena la terra con gli scarichi delle fabbriche. Ma l’imprenditoria può anche produrre cibo, curare malattie, controllare la crescita demografica, dare lavoro e in generale arricchire le nostre vite. E può farlo guadagnandoci e senza rinunciare alla propria anima. È di questo che parla questo libro. I miei valori sono il risultato di una vita vissuta nella natura e della mia passione per gli sport cosiddetti estremi. Io, mia moglie Malinda e gli altri ribelli di Patagonia abbiamo imparato da questi sport, dalla natura e dal nostro stile di vita alternativo, e abbiamo applicato queste lezioni alla gestione della nostra azienda”.
 

L'approccio etico di Patagonia
La storia di Patagonia comincia alla fine degli anni ’50, quando Chouinard entra nel mondo degli affari progettando, fabbricando e distribuendo attrezzatura da arrampicata su roccia. Nel 1964 produce il suo primo catalogo di vendita per corrispondenza, un foglio ciclostilato in cui si consiglia al cliente di non aspettarsi consegne rapide durante la stagione di arrampicata. Inizia fabbricando chiodi da roccia ma, essendosi reso conto dei danni che causavano alle sue amate montagne, ne interrompe la fabbricazione, cambia attrezzatura e si mette a produrre e vendere dadi che non danneggiano le rocce. Gli affari vanno a rilento fino al 1972, quando Chouinard include le magliette da rugby nel suo catalogo, facendo decollare la sua linea di abbigliamento. Alla fine degli anni ’80, Patagonia sta andando talmente bene che Chouinard considera la possibilità di ritirarsi in anticipo dagli affari.
Tuttavia, decide di continuare a guidare la traiettoria di Patagonia, in parte con l’idea di utilizzare il business per ispirare e implementare soluzioni per la crisi ambientale. A questo fine Patagonia istituisce una Earth Tax (tassa per la Terra), impegnandosi a investire l’1% delle vendite nella preservazione e nel ripristino dell’ambiente. Nel 2001, insieme al pescatore a mosca Craig Mathews, Chouinard lancia 1% for the Planet, un’alleanza tra aziende che si impegnano a versare l’1% delle loro vendite annue ai gruppi inclusi in una lista pre-approvata di organizzazioni ambientaliste. Chouinard passa molto tempo all’aria aperta e continua ad aiutare a dirigere Patagonia. (vv)
 

Let my people go surfing, di Yvon Chouinard, Ediciclo (2018), prezzo: 25 euro; pg: 260

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