di Maurizio Piazza, esperto ReteComuni, ANCI Lombardia
Il 31 marzo 2017, è stata emanata dal Ministero dell’Interno (Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale per i Servizi Demografici) una circolare con oggetto “Nuova carta d'identità elettronica” (CIE). La circolare è indirizzata a tutti i Prefetti (e per conoscenza ad ANCI e ANUSCA) e li invita a “portare a conoscenza dei Sigg. Sindaci” il contenuto della stessa, “raccomandando di adottare ogni utile iniziativa idonea al rilascio della nuova”.
Il documento pone l’attenzione sulle disposizioni normative, procedurali e organizzative concernenti l’emissione della nuova CIE che, ricordiamo, sarà richiesta al Comune di residenza o di dimora (o ai consolati per i residenti all’estero), emessa dal Ministero dell’Interno (titolare del progetto CIE) e “fisicamente” prodotta e spedita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS). Come meglio precisa la circolare in oggetto: “La nuova progettualità affida la governance del processo di emissione della CIE al Ministero dell'Interno, mentre i compiti di produzione e fornitura delle carte valori - nell'ambito delle quali espressamente rientrano le carte di identità elettroniche - sono riservati all'IPZS. Il progetto della nuova CIE è finalizzato a incrementare i livelli di sicurezza dell'intero sistema di emissione attraverso la centralizzazione del processo di produzione, personalizzazione e stampa della CIE, a cura dell'IPZS, nonché mediante l'adeguamento delle caratteristiche del supporto agli standards internazionali di sicurezza e a quelli anticlonazione e anticontraffazione in materia di documenti elettronici”.
Il supporto fisico della CIE “è realizzato con le tecniche tipiche della produzione di carte valori e integrato con un microprocessore senza contatto per la memorizzazione delle informazioni necessarie per la verifica dell'identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici primari (fotografia) e secondari (impronta digitale)”, conformemente all'articolo 3 del decreto del Ministro dell'interno del 23 dicembre 2015 che ne definisce “le caratteristiche tecniche, le modalità di produzione, di emissione, di rilascio della carta d'identità elettronica, nonché di tenuta del relativo archivio informatizzata”.
Con il decreto del 25 maggio 2016 del Ministro dell'economia e delle finanze, il costo della Carta è stato determinato in euro 16,79 (oltre i diritti fissi e di segreteria, ove previsti) “per il ristoro delle spese di gestione sostenute dallo Stato, ivi comprese quelle relative alla consegna del documento”.
Le disposizioni tecniche e le modalità operative sono state normate e regolamentate nell’allegato B “Caratteristiche Tecniche della CIE, Processo di emissione, Infrastruttura tecnologica e organizzativa” del Decreto ministeriale 23 dicembre 2013 “Modalità tecniche di emissione della Carta d’identità elettronica”.
Nella circolare viene infatti ribadito che per l’operatività dei Comuni nella fase di presentazione della richiesta e di acquisizione delle informazioni e dei dati necessari al rilascio “saranno dotati di un'infrastruttura costituita da postazioni di lavoro informatiche (corredate di personal computer, stampante multifunzione, scanner di impronta, lettore di codice a barre, lettore di smart card), attraverso le quali potranno collegarsi al Portale del Ministero dell'Interno, CIEOnline, per acquisire tutti i dati del cittadino e, tramite un canale sicuro, inviarli, per la certificazione, al Centro nazionale dei servizi demografici (CNSD) ubicato presso questo Ministero, che a sua volta li trasmetterà all'IPZS per la produzione, personalizzazione, stampa e consegna del documento elettronico all'indirizzo indicato dal titolare”.
A complemento della circolare è stato predisposto un apposito “Allegato Tecnico - Postazioni di lavoro per la Carta di Identità Elettronica (CIE)” una sorta di vademecum con le specifiche per le dotazioni informatiche che verranno fornite e alcune indicazioni sull’operatività del sistema. Di seguito un estratto:
La postazione di lavoro della CIE è costituita dai seguenti componenti:
•Personal Computer comprensivo di monitor, mouse e tastiera con lettore di smartcard integrato;
•Stampante multifunzione (stampante + scanner) per l'acquisizione della foto, della firma autografa, stampa della ricevuta CIE e di altra modulistica;
•Scanner di impronte digitali per la rilevazione di due impronte digitali una dalla mano sinistra e l'altra dalla mano destra rispettivamente;
•Lettore di codici a barre per l'acquisizione del codice fiscale dalla nuova CIE (in fase di rinnovo) o dalla tessera sanitaria;
•Lettore della CIE per verificare, su richiesta del cittadino, la corretta stampa del documento.
Assieme alle postazioni di lavoro vengono fornite smart card operatore (SCO) pari al numero di ufficiali di anagrafe che avranno in cura il rilascio della CIE ai cittadini. Le smart card operatore sono necessarie per utilizzare gli applicativi per l'emissione della CIE.
La circolare segnala che è stato allestito un centro di assistenza per supportare i Comuni e i cittadini che risponde ai seguenti numeri verdi;
• Comuni: 800 098 738
• Cittadini: 800 263 388
Altro strumento di supporto nella fase di rilascio, se il Comune ha il servizio di emissione della CIE attivo, è possibile per i cittadini prenotare un appuntamento tramite il sito agendacie.interno.gov.it appositamente predisposto per facilitare nelle operazioni di richiesta. Per accedere il servizio richiede una registrazione, sia per il cittadino sia per il Comune. Un po’ con sorpresa il servizio è accessibile tramite assegnazione di username e password, ma non è attualmente abilitato per l’identificazione elettronica (SPID, TS/CNS o la “vecchia” CIE) per quei cittadini che ne siano già in possesso. All’atto della registrazione del cittadino sono richieste informazioni anagrafiche, di residenza, di domicilio e di contatto.
La circolare ricorda che “a partire dal 4 luglio 2016 è stata avviata la prima fase di dispiegamento della CIE presso 199 Comuni”. E prosegue definendo che “A partire dal prossimo 26 aprile 2017, in conformità al piano di dispiegamento approvato dalla Commissione interministeriale della CIE, i restanti Comuni saranno gradualmente abilitati all'emissione della nuova CIE”.
L’attivazione dei Comuni avverrà in maniera graduale, infatti “… sono stati individuati due gruppi di Comuni: il primo, composto da 350 Comuni che assieme ai precedenti 199 coprirà il 50% della popolazione, il secondo assicurerà la copertura del 100% della popolazione residente in Italia” al fine di perseguire gli obiettivi fissati:
- Copertura dei maggiori Comuni e il raggiungimento di circa tre quarti della popolazione entro il 2017;
- Completamento della copertura di tutti i Comuni entro la metà del 2018.
La circolare definisce anche un percorso di formazione “Per consentire un'adeguata conoscenza del procedimento di rilascio della CIE nonché una facile gestione delle postazioni di lavoro da parte degli operatori comunali è previsto un piano di formazione che sarà effettuato sia con lo svolgimento di corsi in aula presso alcuni capoluoghi di provincia sia con strumenti multimediali quali l'"aula virtuale" e il video corso. Ai corsi” precisa la Circolare “potranno partecipare gli operatori comunali presso le aule che verranno messe a disposizione dalle Prefetture”.
Nell’allegato 1 alla circolare sono definiti i Comuni del primo gruppo di prossima attivazione, fra questi 45 sono in Lombardia che si andranno ad aggiungere ai 30 già attivi nella nostra regione.
Nella tabella allegata a questo articolo, l’elenco dei Comuni lombardi con la pianificazione dei tempi per l’installazione dei sistemi e la formazione del personale.
Il nuovo portale per la Carta di Identità Elettronica
Nella circolare viene segnalata l’attivazione di un nuovo portale dedicato espressamente alla Carta di Identità Elettronica: “Per venire incontro alle esigenze del cittadino e per agevolare il Comune nelle operazioni di acquisizione dei dati è previsto un Portale istituzionale delle CIE, all'indirizzo internet www.cartaidentita.interno.gov.it, all'interno del quale il cittadino troverà tutte le informazioni utili per la presentazione della domanda di rilascio della CIE e, avvalendosi del citato Portale, ha la possibilità di prenotare l'appuntamento con gli uffici comunali ed indicare l'indirizzo di consegna della CIE”.
Il portale è già attivo e fornisce al cittadino tutte le informazioni utili sulla Carta di Identità Elettronica.
Per esempio, segnalando che all’atto della richiesta deve essere munito di fototessera (in formato cartaceo oppure elettronico su supporto USB) e che la fototessera deve avere precise caratteristiche. Sul portale c’è infatti una guida dettagliata su come deve essere la foto, la qualità e la risoluzione dell’immagine, l’inquadratura, ecc. (utile supporto anche agli operatori dei Comuni). Sul sito e anche consigliato, all’atto della richiesta, di munirsi di codice fiscale o tessera sanitaria al fine di velocizzare le attività di registrazione, precisando che non è necessario presentare altri documenti.
Sul portale è stato dato giustamente spazio anche alla descrizione delle caratteristiche tecniche e di sicurezza della nuova Carta di Identità Elettronica. Questo è un elemento importante di comunicazione, oltre che di informazione, per far meglio comprendere il progetto e i suoi contenuti, ma anche per sviluppare consapevolezza e instaurare un rapporto di fiducia con i cittadini. Fiducia che la pubblica amministrazione deve un po’ riconquistare, soprattutto nei passaggi innovativi che richiedono percorsi complessi, e a volte travagliati, come nel caso della Carta di Identità Elettronica.