I comuni di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, insieme alla Cooperativa La Cordata, hanno dato vita a un progetto di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati. Attualmente i minori migranti senza famiglia sono affidati – dopo l’identificazione – ai servizi sociali dei comuni che devono predisporre il collocamento in comunità. A Sesto San Giovanni sono ora affidati 32 minori e a Cinisello Balsamo sono una ventina. “Oggi – hanno commentato gli assessori ai servizi sociali dei due comuni Gianfranca Duca e Roberta Perego – sono poche le strutture destinate specificatamente a questa tipologia di minori, che hanno bisogni spesso molto differenti dai loro coetanei tradizionalmente accolti nelle comunità”.
Un progetto sperimentale per quattro ragazzi
I due comuni hanno dunque deciso di ideare, insieme alla Coop La Cordata, esperta di housing sociale e interventi di integrazione, il micro progetto sperimentale “Case saltatempo” di accoglienza per 4 minori stranieri tra i 16 e i 18 anni. L'obiettivo è, dopo una prima fase di accoglienza, accompagnare il minore verso l’autonomia lavorativa e abitativa con percorsi personali solitamente brevi (18 mesi al massimo) e a un costo giornaliero minore rispetto ad una comunità di accoglienza “classica”. Il progetto è stato presentato alla Presidenza del Tribunale dei Minori di Milano, che lo ha riconosciuto valido e meritevole di attenzione, segnalandolo come una buona pratica anche per altre realtà.
“I fenomeni migratori – hanno concluso Gianfranca Duca e Roberta Perego – devono essere gestiti con politiche di lungo respiro e non solo di emergenza. Un lavoro specifico sui minori che, da soli, hanno affrontato viaggi drammatici e vissuto situazioni estreme consente di dare loro la capacità di confrontarsi con una nuova realtà e una cultura diversa, promuovendo un percorso di autonomia e indipendenza del quale potranno giovare sia loro direttamente sia l’intera società”.
(VV)