Migranti e detenuti al lavoro insieme, per dare un senso a quella richiesta di integrazione e di "restituzione" che da più parti - da ultimo, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori a Montecitorio il 7 novembre - avanzano gli amministratori comunali.
Succede a Cremona, dove in un'azienda agricola alle porte della città migranti e disabili psichici coltivano ortaggi biologici che vengono, quindi, trasformati in conserve e salse dai detenuti-chef della casa circondariale cittadina di Cà del Ferro.
La presentazione domenica 13 novembre a BonTà
Il progetto di filiera sociale a 'km 0" verrà presentato domenica 13 novembre a CremonaFiere nell'ambito della 13esima edizione del Salone il Bontà. I migranti provengono dalla Cooperativa Nazareth di Persico Dosimo (Cr), dove sono coinvolti nel progetto "Rigenera" e sono "fornitori" del progetto di formazione e riabilitazione sociale del laboratorio di trasformazione agroalimentare ricavato nella casa circondariale di Cremona. I detenuti, in una sequenza di corsi della durata di 120 ore, ottengono attestati su HACCP, antincendio, primo soccorso e sicurezza sul lavoro e, quindi, affrontano esercitazioni pratiche per apprendere come cucinare sotto la guida di uno chef professionista.
(VV)