Torna a tremare la terra nelle zone intorno ai 20 comuni delle Marche già interessati dal sisma del 27 ottobre, con una scossa ancora più violenta di quella di Amatrice dello scorso agosto. Alle 7,40 è avvenuto terremoto con epicentro individuato nella zona di Norcia. Secondo l’Ingv il sisma ha avuto magnitudo 6.5 e si è scatenato a una profondità di 10 chilometri. È la scossa più intensa della sequenza sismica iniziata alle 3,36 del 24 agosto, quando il terremoto che distrusse Amatrice e Accumoli ebbe una magnitudo di 6.0, e con la stessa potenza di quella dell’Irpinia del 1980.
Gli scuotimenti sono stati avvertiti dalla Puglia all’Alto Adige. Secondo il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, "sono segnalati diversi feriti, ma non ci sono notizie di vittime". La statale della Valnerina che collega Visso a Norcia è danneggiata per crolli e per una frana. Crollata anche la cattedrale di Norcia.
Decaro: Anci vicina alle comunità colpite
"L’Anci è vicina alle comunità di Marche e Umbria nuovamente colpite dal terremoto. In particolare siamo vicini ai sindaci e agli amministratori, impegnati da subito con Protezione civile, Vigili del fuoco ed altri corpi dello Stato nelle operazioni di soccorso”, ha dichiarato Antonio Decaro, presidente ANCI e sindaco di Bari. E prosegue il lavoro di monitoraggio di Anci Marche: "Siamo in costante contatto già dalla notte con i colleghi sindaci dei comuni maggiormente colpiti, con il governatore Ceriscioli e con la Protezione Civile Regionale per i soccorsi", aveva dichiarato il presidente Maurizio Mangialardi il 27 ottobre, in prima linea per portare aiuti alle popolazioni terremotate di Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Camerino e zone limitrofe.
Anci Marche si muove anche sul fronte istituzionale e politico oltre che su quello dell'emergenza. "Il Decreto legge è in fase di conversione ma siamo già al lavoro per far approvare alcuni emendamenti che amplino il cratere ai comuni e tengano conto del sisma della scorsa notte – ha concluso Mangialardi.
(VV)