SEZIONE: SICUREZZA E LEGALITA'
13/9/2016

Anci Lombardia e Regione: il punto sulle norme antisismiche

 

Sono 57 i Comuni lombardi, tra cui Brescia, inseriti in zona sismica 2, caratterizzata da un'alta sismicità dalla Dgr 2129 del 2014, che ha aggiornato le zone sismiche della regione, e che ha classificato 1028 i centri, tra cui Milano, in zona 3, determinando un incremento di 790 unità in questa fascia rispetto alla precedente classificazione. Infine sono 446 i Comuni inseriti in zona 4, con scarsa sismicità.
Vista la situazione Anci Lombardia con Regione Lombardia hanno organizzato un convegno per presentare il quadro normativo inerente alla costruzione di opere in zone sismiche.
Molta l'attenzione dei tecnici e degli amministratori comunali, che si sono trovati d'accordo su un punto: la dfficoltà degli Enti a rispondere alle richieste normative, poichè  ormai il personale comunale è ridotto ai minimi termini, soprattutto dopo il blocco delle assunzioni, ed è impossibile gestire le richieste e le pratiche relative a un tema così delicato senza poter ricorrere alle consulenze di esperti, impedite dalla legge.

Le osservazioni di Anci Lombardia
Queste difficoltà sono state sottolineate da Rinaldo Redaelli, vice segretario di Anci Lombardia, e dalla vicepresidente dell'Associazione Federica Bernardi, che ha ricordato come "fin dall'inizio dei lavori di approvazione della legge regionale 33 del 2015 in materia antisismica, Anci Lombardia ha evidenziato le problematicità della legge, legate soprattutto agli impedimenti per i comuni di poter investire risorse su un tema così importante, derivanti dalle norme inerenti ai vincoli di bilancio".
Alla luce di queste evidenze Roberto Paolo Ferrari, Presidente del dipartimento sicurezza e protezione civile di Anci Lombardia, ha precisato come i Comuni necessitano di indicazioni precise sulle funzioni a loro delegate in materia, che devono essere chiare ed applicabili concretamente.

L'azione di Regione Lombardia
La complessità della situazione è stata evidenziata anche da Fabrizio Cristalli, direttore generale della direzione sicurezza, protezione civile e immigrazione di Regione Lombardia, per il quale la normativa relativa alla costruzione di opere in zone sismiche è "faticosa e difficile", ma confida "che con Anci Lombardia, con la quale stiamo portando avanti un percorso comune, si possa arrivare ad una posizione che permetta di introdurre delle migliorie".
I lavori sono stati quindi chiusi da Simona Bordonali, assessore alla sicurezza, protezione civile, immigrazione Regione Lombardia, che, ascoltando le difficoltà dei Comuni, ha dichiarato come "forse c'è la necessità di modificare la norma nazionale del 2001 a cui anche Regione si è adeguata con ritardo. Si deve quindi fare fronte comune per comprenderne le complessità e risolverle e per procedere rispetto alle richieste che mi vedono d'accordo perché ci sono necessità nei comuni che richiedono risorse e personali non sempre disponibili". (LS)

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