Lo stesso giorno della PreCop21 e a due settimane dall’inizio della conferenza sul clima di Parigi, il Gruppo CAP, azienda che gestisce il ciclo idrico sul territorio della Città Metropolitana di Milano ha lanciato il progetto CAP21 - impegni di sostenibilità. Occasione di presentazione del progetto il workshop organizzato questa mattina, 10 novembre, dall’azienda idrica che ha ospitato gli interventi di Stefano Caserini e Gianni Silvestrini, tra i massimi esperti italiani di ambiente e cambiamenti climatici, oltre a quello di Alessandro Russo, presidente Gruppo CAP.
Le ripercussioni sulla risorsa idrica del cambiamento climatico sono significative. Come ha ricordato Alessandro Russo nel suo intervento, a oggi l’85% della popolazione mondiale vive in zone aride o semi aride e entro il 2050 è previsto l’aumento del 55% della domanda di acqua. Non solo, ma anche in Lombardia emergono i primi impatti con la riduzione progressiva della disponibilità di risorse idriche utili (superficiali e sotterranee) e dell’umidità del suolo, per incremento della variabilità climatica e per una maggiore frequenza e intensità di eventi climatici estremi, che hanno una frequenza oggi nove volte maggiore che in passato. Per queste ragioni Gruppo Cap ha promosso il workshop dedicato al Climate Change e ha scelto di impegnarsi con un ruolo attivo sul fronte di COP21, la conferenza intergovernativa sul clima che si terrà a Parigi dal 30 novembre al 12 dicembre 2015.
Sette le grandi aree di intervento del programma CAP21: #Acquadabere, #Acquadarecuperare, #acquadavalorizzare, #Acquadacostruire, #Acquadarisparmiare, #Acquadainnovare e #Acquadasostenere, a testimonianza di un’attività intensa che spazia dall’impegno nella protezione della risorsa idrica (dallo studio del sottosuolo all’innovazione nelle tecnologie di monitoraggio e controllo della qualità), alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni avanzate per il trattamento dei reflui e per il recupero delle acque di scarico (dal riuso dei nutrienti alla trasformazione dei fanghi in risorse energetiche), fino alla promozione sul territorio dell’acqua del rubinetto e allo sforzo per la soluzione dei grandi temi ambientali: la mancata depurazione e il dissesto idrogeologico. Tutti nodi che le Nazioni Unite hanno messo al centro degli obiettivi di sostenibilità del post millennio in tema di risorse idriche.