SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE
Personale

Post terremoto: è urgente prorogare le assunzioni

30 Giugno 2017
 

di Andrea Ottonello - Coordinatore attività Anci Lombardia a supporto dei Comuni lombardi colpiti dal sisma 2012
e Pier Attilio Superti – Segretario Generale Anci Lombardia


A cinque anni dal terremoto che ha colpito il Mantovano, dai Comuni si alza la richiesta al Governo di poter continuare il rapporto di lavoro con le 26 risorse assunte a tempo determinato negli enti al fine di seguire le operazioni per la ricostruzione. Diversamente si butteranno esperienze preziose e si bloccherà il percorso di ricostruzione.

La vicenda
Per comprendere la vicenda è utile ripercorrere il contesto in cui è maturata.
A seguito del sisma del 2012, 15 comuni mantovani maggiormente colpiti, grazie alle disposizioni delle leggi emanate per sanare l’emergenza, hanno avviato una procedura di selezione pubblica per l’assunzione a tempo determinato di risorse con competenze tecniche e amministrative, da inserire negli uffici comunali per supportare lo svolgimento delle attività funzionali alla ricostruzione e connesse alla fase emergenziale.
Nel dicembre 2013, 6 comuni di cui tre in qualità di capofila, hanno quindi assunto 15 risorse. In questo modo è stato possibile gestire in forma associata le attività tecniche e amministrative connesse alla ricostruzione, secondo quanto previsto da un Accordo allo scopo. Nell’agosto 2014, in virtù di una integrazione alla norma di riferimento, sono state assunte ulteriori 11 persone.
Queste figure si dedicano alle attività inerenti la ricostruzione del patrimonio edilizio e storico architettonico privato e pubblico nei comuni terremotati e supportando efficacemente il processo di ritorno alle normali condizioni di vita.
La scadenza di queste assunzioni, inizialmente stabilita al 31 dicembre 2014, grazie all’attività di sensibilizzazione di Anci Lombardia e all’intervento del Sottosegretario Rughetti, è stata successivamente fissata al 31 dicembre 2016, con la proroga dello stato di emergenza. 
Un successivo provvedimento del febbraio 2016 ha ulteriormente prorogato lo stato di emergenza a fine 2018.
La vicenda si è complicata ulteriormente quando lo scorso 31dicembre la maggior parte degli attuali contratti a tempo determinato (le prime 15 assunzioni) sono “scaduti”, a seguito del raggiungimento del limite di 36 mesi previsto dalle disposizioni relative ai contratti a tempo determinato. A tale scadenza è stato possibile dare la proroga di un anno ricorrendo alle norme previste dal Decreto 81 del 2015. Nel frattempo, il prossimo luglio scadranno i contratti delle altre 11 assunzioni.

Personale da confermare
Di fronte a questo scenario i Comuni del Mantovano fanno notare che, nonostante si possa considerare esaurita la fase acuta dell’emergenza, sicuramente è in pieno iter quella della ricostruzione, con la inevitabile conseguenza che la mole di lavoro è ancora particolarmente significativa. Pertanto gli enti segnalano la necessità di proseguire le attività (sia quelle correnti che quelle già programmate) con gli stessi ritmi, al fine di ridurre il rischio che la macchina della ricostruzione si fermi o rallenti notevolmente allungando tempi e costi.
Poiché le attività svolte da queste risorse è legata ad esigenze straordinarie e contingenti e si esaurirà con il termine della ricostruzione, la richiesta dei Comuni, supportata da Anci Lombardia, è quello individuare una possibile soluzione che permetta di prorogare o rinnovare fino al termine dello stato di emergenza, nei medesimi limiti della spesa previsti per le ultime quattro annualità.
Tale richiesta è determinata anche dalla constatazione che iniziare una nuova procedura di selezione di personale è onerosa e le competenze richieste sono difficilmente rintracciabili a causa della specificità delle normative e delle disposizioni che disciplinano la ricostruzione (alle disposizioni urbanistiche ed edilizie nazionali e regionali si sommano numerose specifiche ordinanze commissariali e circolari attuative). Tutto ciò comporterebbe inevitabilmente un rallentamento, se non il blocco, dell’azione amministrativa, scarsamente comprensibile dai cittadini che assistono invece al forte impegno delle varie istituzioni coinvolte.
Infine, poichè lo stato di emergenza è individuato con normativa statale, nel caso in cui si trovasse una soluzione sostenibile, i Comuni prorogherebbero la durata dei contratti a tempo determinato sempre nel rispetto di un termine massimo dello stato emergenziale normato da fonte nazionale.
Le risorse necessarie fino al 31 dicembre 2018 sono individuate nell’ambito delle risorse assegnate al Commissario delegato per il sisma della Lombardia. 
Purtroppo non è stato accettato un emendamento presentato dal deputato mantovano Marco Carra durante la discussione parlamentare sul Decreto Legge 50 (la cosiddetta manovrina).
I Comuni e l’Anci rivolgono quindi un appello al Governo e al Parlamento per individuare una soluzione legislativa in tempi brevi che assicuri certezza a cittadini ed imprese dei territori coinvolti. 

Leggi anche...
Sisma 2012

I Comuni del sisma mantovano incontrano il Presidente di regione Lombardia Fontana

Territorio

Beneficiari gli Enti fino a 15mila abitanti

Favorire e incentivare approcci sostenibili negli spostamenti quotidiani e nel tempo libero, è questo l’obiettivo del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) approvato lo scorso 11 aprile dalla Giunta Regionale.

Strategie Amministrative online,
periodico di informazione registrato
al Tribunale di Milano al n° 328/2002
in data 27 maggio 2002
ANCILAB © Copyright 2024 - P.Iva 12790690155