La Commissione Europea ha approvato le linee guida della Strategia sulla Biodiversità 2030, che prevedono una serie di modifiche orientate a rendere più sostenibile il settore agroalimentare e a preservare l’equilibrio tra attività umane e ambiente naturale. Obiettivo del nuovo piano è ripristinare il patrimonio biologico in Europa entro il 2030, trasformando almeno il 30% delle terre e dei mari d’Europa in aree protette. Partendo dalle aree Natura 2000 esistenti, si provvederà ad integrarle con zone protette a livello nazionale e si lavorerà per ripristinare ecosistemi degradati, complice un nuovo quadro giuridico e obiettivi vincolanti. In particolare, si punta a:
• migliorare lo stato di conservazione di almeno il 30% degli habitat e delle specie UE il cui stato non è oggi soddisfacente;
• recuperare almeno 25.000 km di fiumi a scorrimento libero;
• arrestare e invertire il declino degli uccelli e degli insetti presenti sui terreni agricoli, in particolare gli impollinatori;
• ridurre l’uso e i rischi dei pesticidi chimici in genere, dimezzando quali più pericolosi;
• adibire almeno il 25% dei terreni coltivabili all’agricoltura biologica, migliorando la diffusione delle pratiche agroecologiche;
• ridurre di almeno il 20% l’uso di fertilizzanti;
• piantare almeno 3 miliardi di alberi, nel pieno rispetto dei principi ecologici, e proteggere le foreste primarie e antiche ancora esistenti;
• evitare le “catture accessorie” di specie protette o ridurle a un livello che consenta il pieno recupero delle popolazioni.