Trovare un dipendente giovane, per la precisione sotto i 35 anni, nella Pubblica Amministrazione italiana, è come cercare un ago in un pagliaio: si tratta, infatti, solo del 2% del totale, contro una media europea del 25%. E se vogliamo cercare una donna dirigente...non va meglio: le donne sono ancora la maggioranza dei lavoratori – 2 milioni – ma solo il 14,4% occupa posizioni dirigenziali. Non è tutto: nel nostro Paese, il lavoro nella pubblica amministrazione diventa ogni anno più anziano, con la quota dei dipendenti over 55 in salita dal 31% al 45% tra il 2010 e il 2015. I dati, preoccupanti, sono del Censimento permanente delle istituzioni pubbliche 2017 dell'Istat.

Sempre più dipendenti pubblici, ma non con il posto fisso
Il numero dei dipendenti pubblici è in crescita - tra il 2015 e il 2017 dell’1,1% fino a oltre 3 milioni e 300 mila persone - ma sistemarsi nella PA non è più sinonimo di immobilità e posto fisso. Anzi, i lavoratori precari, i contratti a termine e di collaborazione interessano ormai mezzo milione di persone, stando ai dati del Censimento permanente delle istituzioni pubbliche 2017 dell’Istat. Un aumento in sei anni del 7,3%. I collaboratori inquadrati con forme variabili di contratto, sono il 50,6%. 

Il maggior numero di dipendenti è al Nord
In Valle d’Aosta e nelle province di Bolzano e Trento i dipendenti della PA sono oltre 7 per cento degli abitanti. Mentre Puglia e Campania sono tra quelle con meno pubblico impiego – dopo la Lombardia – con 4,2 dipendenti pubblici ogni cento abitanti. Diminuiscono gli uffici e gli altri luoghi di lavoro pubblici: circa 3.500 unità dal 2011 (-3,2%). (VV)