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Lo smog? Lo mangia il bosco in città

20 Febbraio 2017
 

Grazie all'accordo siglato tra Anci Veneto e Coldiretti, regione Veneto pare aver trovato una strada inedita ed efficace per la lotta alle polveri sottili e all'inquinamento: circa 10mila ettari di bosco ornamentale sono stati piantati nelle zone di pianura e hanno consentito di assorbire circa 20 tonnellate di polvere sottili. Per chiarire meglio la portata di questa soluzione, si sta parlando della possibilità di annullare le emissioni di anidride carbonica prodotte dalla circolazione di 3500 automobili.

Ne ha parlato, in dettaglio, L'Arena, riportando i dati presentati all'Orto Botanico di Padova e presentando l'accordo siglato anche per facilitare gli accordi tra amministrazioni comunali e imprenditori agricoli. "L’intesa si prefigge di intervenire in modo strutturale contro lo smog – ha spiegato Pietro Piccioni direttore regionale Coldiretti - favorendo la diffusione di parchi e giardini nelle città con piante autoctone. L’associazione agricola mette in campo i propri florovivaisti e i comuni si impegnano a dare priorità allo sviluppo delle aree green affidandole a loro". Coldiretti, inoltre, si rende disponibile anche per la formazione dei tecnici e degli addetti impegnati presso le amministrazioni pubbliche. "Questi numeri, già incoraggianti, potrebbero cambiare se i viali alberati di tiglio selvatico o la concentrazione di aceri nei centri urbani fosse più diffusa, e gli effetti benefici aumenterebbero se nelle grandi rotonde al posto di piloni di cemento ci fossero frassini oppure olmi", aggiungono i rappresentanti dell'Associazione.

 

Gli alberi mangiasmog
Quali sono dunque gli alberi che i Comuni dovrebbero favorire, nella scelta di piantumazione del verde pubblico? Eccone alcuni, tra gli antismog indicati da Coldiretti:

- OLMO COMUNE(Ulmus minor): grande albero, dal portamento colonnare, può arrivare ai 30 metri di altezza. Ha la capacità di trasformare in biomassa 3.660 kg di CO2, con una potenzialità di assorbimento degli inquinanti medio alta.

- FRASSINO COMUNE (Fraxinus excelsior): grande albero deciduo, che può superare i 30 metri di altezza. A rapido accrescimento in particolare nei primi anni, è capace di immagazzinare più di 3 tonnellate di CO2 in 30 anni. Anche questa è un’ottima piante per ridurre gli inquinanti.

- TIGLIO SELVATICO (Tilia cordata): varietà di grandi dimensioni, è uno degli antenati del tiglio comune. Di grandi dimensioni, sono tipici delle città e dei giardini. Anche questa varietà è un’ottima cattura CO2 e ha un’elevata capacità di ridurre lo smog.

- ACERO RICCIO (Acer platanoides): albero a rapida crescita, ampio, che raggiunge i 25 metri di altezza. Ha un’elevata capacità di immagazzinare CO2 (4.807 kg in 30 anni).

(vv)

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