da ANCI LOMBARDIA
NIDI GRATIS

FAQ - Domande e Risposte - 2016

16 Settembre 2016
 

In questa pagina pubblichiamo le risposte che Regione Lombardia ha dato alle FAQ dei Comuni.
 

Per maggiori informazioni sulla misura Nidi Gratis il numero verde di Anci Lombardia è 800 039 785.

1) Quali sono le condizioni di attuazione della misura da parte dei Comuni?

Per poter aderire alla misura “Nidi Gratis”, il Comune, alla data del 21 marzo 2016 deve trovarsi nelle seguenti condizioni:
• aver adottato agevolazioni tariffarie alle famiglie per la frequenza dei bambini ai servizi per prima infanzia (asili nido/ micronidi);
• aver stabilito tariffe collegate all’ISEE ;
• essere titolare in forma singola o associata di nidi e/o micronidi pubblici, o aver acquistato dei posti in nidi e micronidi privati convenzionati; 
• non aver applicato aumenti di tariffe ad eccezione di: 
  - adeguamenti all’indice Istat 
  - arrotondamenti dell’importo della retta all’euro per eccesso o per difetto, 
  - adeguamenti IVA se già previsto da un contratto con data antecedente il 21 marzo 2016; 
In caso di modifica al sistema tariffario in data successiva al 21 marzo 2016, è ammessa l’adesione solo nel caso in cui il Comune abbia aumentato le rette nella fascia superiore a € 20.000,00.

2) Quali sono le condizioni di accesso dei beneficiari alla misura “Nidi Gratis”?
Le condizioni di accesso dei beneficiari alla misura “Nidi Gratis” sono:
• ISEE inferiore o uguale a 20.000 euro; 
• I genitori devono essere entrambi occupati o avere sottoscritto un patto di servizio personalizzato ai sensi del D.lgs n°150/2015; 
• I genitori devono essere entrambi residenti in Regione Lombardia e almeno uno dei due residente da 5 anni continui all’atto di presentazione della domanda.

3) Dove si devono presentare le domande?
Le domande dovranno essere presentate dalle famiglie nel Comune che ha aderito alla misura "Nidi Gratis" e presso il quale viene pagata la retta di presenza del nido/micronido.

4) Che attività competono ai comuni aderenti?
• raccolta delle domande presentate dalle famiglie; come da “format” disponibile sul sito www.nidigratis.it
• verifica sulla completezza e validità della documentazione attestante il possesso dei requisiti da parte delle famiglie;
• trasmissione  degli elenchi dei beneficiari e relativi flussi gestionali ad Anci Lombardia/Ancitel Lombardia che trasferirà le elaborazioni  concordate a Regione Lombardia; 
• controlli successivi, nel rispetto della normativa vigente, anche a campione, sul possesso e mantenimento dei requisiti dei beneficiari; 
• comunicare al beneficiario il nome del responsabile del trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 d.lgs. n. 196/2003, le modalità di utilizzo del dato e acquisirne il relativo consenso, come da "format" disponibile sul sito www.nidigratis.it .

5) Come si può verificare il requisito della residenza di almeno 5 anni in Lombardia, di cui almeno uno residente per 5 anni consecutivi, da parte dei genitori?
Il genitore dovrà fornire le informazioni relativi agli eventuali cambi di residenza avvenuti negli ultimi 5 anni al momento della presentazione della domanda.

6) Come si può verificare il requisito della condizione lavorativa dei genitori?
• Per il genitore privo di lavoro si chiede ai sensi del decreto legislativo n.150/2015 di aver sottoscritto il patto di servizio in corso di validità erogato dagli operatori competenti.
• Per i genitori occupati con contratto di lavoro subordinato si chiede il certificato del datore di lavoro e per i genitori che svolgono un’attività autonoma si chiede il certificato di attribuzione del numero di partita IVA.
• Per genitori con invalidità civile, non compatibile con lo svolgimento di una attività lavorativa, sono richiesti gli estremi attestanti.

7) La misura è attiva anche nel caso di bambini con un solo genitore?
Nel caso di nuclei monogenitoriali i requisiti devono essere posseduti dal solo genitore presente.

8) I bambini che frequentano un asilo fuori dal comune di residenza possono beneficiare della misura?
Sì, nel caso in cui il beneficiario abbia i requisiti e l’asilo fuori dal comune di residenza abbia una forma di convenzionamento con il comune di provenienza.
Sì nel caso in cui il beneficiario abbia i requisiti e l’asilo fuori dal comune di residenza, pur non avendo forme di convenzionamento con il comune di provenienza, applichi anche ai “fuori sede” una tariffa agevolata collegata all’ISEE.

9) La misura Nidi Gratis viene interrotta al compimento del 36° mese del bambino?
No nel caso di:
• bambini frequentanti il nido/micronido che continuano  ad usufruire del servizio fino al termine  dell’anno educativo. 
• bambini con disabilità.

10) Il mese di Agosto 2016 rientra nella misura “Nidi Gratis”?
In presenza di un servizio asilo nido/ micronido aperto anche per il mese di agosto, è possibile beneficiare della misura “Nidi gratis” solo a condizione che la retta di frequenza per il mese di agosto 2016 non sia maggiorata rispetto alla quota applicata durante l’anno educativo di riferimento.

11) La misura si applica anche alle sezioni primavera?
No.

12) Per i bambini che frequentano il nido nell’anno 2015/2016, l’ISEE già in possesso dei Comuni può essere considerato utile ai fini dell’attivazione della misura fino alla fine di luglio 2016?
In riferimento all’Indicatore della situazione economica equivalente –ISEE (inferiore o uguale a € 20.000,00) si precisa che l’attestazione ISEE già presentata al Comune per l’anno educativo 2015/2016 per l’applicazione delle tariffe da parte del Comune, è utilizzabile anche per l’ ammissione al beneficio della misura “nidi gratis” per il medesimo anno educativo. Qualora le famiglie non avessero già presentato l’attestazione ISEE per l’anno educativo 2015/ 2016 essa dovrà essere presentata per l’ammissione al beneficio della misura “nidi gratis”.
Per l’anno educativo 2016/2017 per beneficiare della misura dovranno essere presentate le attestazioni ISEE secondo quanto previsto dai regolamenti comunali.

13) L’ISEE dell’anno scolastico 2016/2017 potrebbe ridefinire l’ammissibilità del beneficiario alla misura?
Sì.

14) Nel caso in cui la tariffa della mensa non sia compresa nella retta, la stessa è ricompresa nella misura?
Il beneficio non copre i costi di iscrizione, pasti ed altri costi non espressamente ricompresi nella retta.

15) E’ possibile attuare la misura in nidi che beneficiano di un contributo forfettario erogato dai Comuni ma non direttamente collegato all’abbattimento della retta?
No.

16) I Comuni possono utilizzare il contributo regionale per recuperare eventuali insolvenze?
No.

17) Nel ciclo provvisorio (maggio - settembre) qual è la tempistica di adesione alla misura per il Comune e qual è la tempistica per la presentazione delle domande dei beneficiari?

Prima finestra: Giugno
• 1 maggio – Inizio validità misura
• Entro 31 MAGGIO ore 24.00 - prima finestra adesione dei Comuni con invio della delibera via pec redditodiautonomia@pec.regione.lombardia.it
SCARICA lo schema di delibera tipo
• Entro 10 GIUGNO decreto regionale di accettazione dell’adesione dei Comuni (Primo gruppo)
• Dopo numerazione del decreto, possibilità, per i Comuni inseriti nel Primo gruppo, di protocollare le domande delle famiglie.

Seconda finestra: Luglio
• Entro 30 GIUGNO ore 24.00 seconda finestra adesione dei Comuni con invio della delibera via pec redditodiautonomia@pec.regione.lombardia.it
SCARICA lo schema di delibera tipo
• Entro 8 LUGLIO decreto regionale di accettazione dell’adesione dei Comuni (Secondo gruppo)
• Dopo numerazione del decreto possibilità, per i Comuni inseriti nel Secondo gruppo, di protocollare le domande delle famiglie
NOTA BENE per le prime due finestre
Tutte le famiglie, in possesso dei requisiti, che presentano la domanda di ammissione alla misura entro il 31 agosto nei Comuni decretati nel Primo e Secondo gruppo ottengono i benefici dal 1 maggio (o dalla data di possesso dei requisiti).

Terza finestra: Settembre
• adesione del Comune dopo il 30 di GIUGNO e entro il 15 settembre ore 24.00 via pec redditodiautonomia@pec.regione.lombardia.it
SCARICA lo schema di delibera tipo
• Decreto regionale entro il 20 settembre di accettazione dei comuni del terzo gruppo.
• Dopo numerazione del decreto possibilità, per i Comuni inseriti nel Terzo gruppo, di protocollare le domande delle famiglie.
NOTA Bene per la terza finestra 
Il genitore può  presentare la domanda fino al 30 settembre, con i requisiti, il beneficio è retroattivo al primo settembre (o comunque dalla data della presenza dei requisiti con il calcolo del rateo).

18) Come si calcola la retroattività del beneficio della misura nel ciclo provvisorio (maggio, giugno, luglio)?
Esempio 1: l’adesione del Comune è stata decretata. Il genitore presenta domanda il 31 agosto ma aveva i requisiti dal 10 giugno, il beneficio è dal 10 giugno con il calcolo del rateo.
Esempio 2: l’adesione del Comune è stata decretata. Il genitore presenta domanda il 31 agosto ma aveva requisiti dal 1° maggio, il beneficio è dal 1° maggio.

19) Nella gestione della misura “a regime” (da ottobre) qual è la tempistica per la presentazione delle domande dei beneficiari?
Per tutte le domande presentate da parte dei cittadini, a partire del 1° di ottobre 2016, il beneficio decorre dal pagamento della prima mensilità successiva alla domanda.

20) Che cos'è il codice struttura dell'Asilo Nido/Micronido?
Il codice struttura è il codice univoco identificativo della struttura sociale (asilo nido e micronido) autorizzata al funzionamento. Il codice struttura è assegnato dalla anagrafica delle Unità di Offerta sociale AFAM di Regione Lombardia - Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale. Il codice struttura è di 12 caratteri secondo la seguente struttura: +SC+ (es.: 30100SC00001). 

21) Dove / da chi viene attribuito il codice struttura dell'Asilo Nido/Micronido? 
Il codice struttura viene imputato automaticamente dagli Uffici di Piano degli ambiti territoriali di zona. Nel caso l' "ufficio nidi" del comune  non fosse a conoscenza del codice struttura attribuito ai propri nidi, dovrà rivolgersi direttamente all'Ufficio di Piano di competenza per farsi comunicare il codice struttura dell'asilo nido e/o micronido specifico. 

22) Nella domanda di ammissione alla misura dei nidi gratis viene richiesta "la documentazione comprovante l'impiego presso il datore di lavoro". E' possibile presentare l’autocertificazione prevista agli artt. 43 e 46 del DPR 445/00?
Si, è possibile presentare  l’autocertificazione ai sensi agli artt. 43 e 46 del DPR 445/00 laddove sussistono i requisiti previsti dalla legge.

23) Aspetti economico finanziari e fiscali
La delibera della Giunta regionale X/5096 del 29 aprile 2016 prevede il trasferimento di fondi ai Comuni nell’ambito del programma “Nidi Gratis”.  Le risorse regionali per l’attuazione della misura “Nidi Gratis” per il periodo maggio 2016 – luglio 2017 sono riferite al capitolo del bilancio regionale 12.05.104.7799 “trasferimenti alle amministrazioni locali per il sostegno del sistema dei servizi e interventi a favore delle famiglie e per iniziative sperimentali, progetti attività di informazione e formazione, agevolazioni per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati per disabili”.
Detti fondi, che transiteranno ai soli fini procedurali tramite ANCI Lombardia, saranno destinati ed erogati dai comuni alle Famiglie ammesse al beneficio. 
Ciò posto si chiarisce quanto segue:
A) TRATTAMENTO IVA
a) caso di gestione diretta dei comuni
Il comune emetterà comunque fattura in esenzione IVA ex art. 10, comma 1, n. 21, DPR 633/72 ai beneficiari della misura regionale, indicando che nessuna somma è dovuta dai beneficiari, in quanto il correspettivo per il servizio erogato è stato coperto dalla quota regionale pervenuta al Comune;
b) caso di gestione da parte di concessionario del Comune
Il concessionario emetterà comunque fattura in esenzione IVA ex art. 10, comma 1, n. 21, DPR 633/72 ai beneficiari della misura regionale, indicando che nessuna somma è dovuta dai beneficiari, in quanto il correspettivo per il servizio erogato è stato coperto dal contributo regionale pervenuto al Comune.  Il Comune trasferirà al concessionario la somma corrispondente all’ammontare complessivo delle somme dovute dai beneficiari;
B) IMPOSTAZIONE NEI BILANCI DEI COMUNI
Caso a) Le somme provenienti da regione Lombardia devono essere allocate al Titolo secondo delle entrate del bilancio comunale alla voce “2010102 Trasferimenti correnti da Amministrazioni locali”. Nessun stanziamento va iscritto tra le spese del comune stante che le stesse non sono  interessate all’operazione. 
Caso B) Se il comune trasferisce somme al concessionario, le stesse vanno allocate ad apposito stanziamento di spesa, Missione 12, Programma 01 “Interventi per l’infanzia e i minori e per asili nido” . Se, invece, il concessionario pareggia il suo bilancio con il ricavo dalle rette non vi devono essere trasferimenti comunali. 
C) VARIAZIONI DI BILANCIO
E’ verosimile che il comune abbia già approvato il proprio bilancio di previsione stante che la scadenza per l’approvazione è stata fissata al 30.04.16 dal D.M. 01.013.16 (G.U. 55/16) senza l’inserimento delle voci riguardanti l’operazione in oggetto. Così dicasi per l’approvazione del PEG. Nel caso il bilancio sia stato approvato come schema da parte della Giunta, ma non ancora approvato dal consiglio, è possibile introdurre le suddette voci tramite emendamento ex art. 174 T.U. 267/00, come modificato dal d.lgs. 118/11 e s.m.
Se invece il bilancio è stato definitivamente approvato dal Consiglio è necessario introdurre in esso le conseguenti variazioni ai sensi dell’art. 175 del citato T.U.
Caso 1, lettera a)
E’ necessaria una variazione di bilancio, da adottare dal Consiglio, riguardante la sola Parte Entrate per trasferire l’importo del contributo regionale dalla voce “3010200 Entrate da vendita e dall’erogazione di servizi” alla voce “2010102 Trasferimenti          correnti da Amministrazioni locali” (comma 2). La variazione può essere deliberata dalla Giunta per motivi di urgenza da sottoporre alla successiva ratifica consiliare (comma 4). La delibera può esser ugualmente assunta dalla Giunta, senza necessità di ratifica, qualora il Consiglio avesse in precedenza approvato la programmazione negoziata riguardante il programma “Nidi Gratis” ((comma 5-bis, lettera b)).
Le conseguenti variazione di cassa sono di competenza della Giunta ((comma 5-bis ettera b)). Sono di competenza della Giunta anche le variazioni del PEG (comma 5-bis).
Caso 1, lettera b)
Occorre incrementare, o in caso di sua assenza istituire, la voce di entrata “2010102 Trasferimenti correnti da Amministrazioni locali” per l’importo del contributo Regionale. E’ inoltre necessario incrementare, o istituire in caso di sua assenza, lo stanziamento di spesa riguardante il trasferimento al concessionario delle somme suddette. Missione 12, Programma 01, “Interventi per l’infanzia e i minori e per asilo nido”. Competenza alla variazione predetta, nonché alle variazioni di cassa e del PEG, come da lettera a)..

24) Metodo per il calcolo del rateo per rimborso di frazioni di mese
Una famiglia beneficia della misura dal 10 di maggio 2016, la retta mensile è di 300€, quanto deve essere rimborsato alla famiglia?
METODO: Prendere la quota relativa alla retta prevista per il mese (RETTA MESE), dividerla per il numero di giorni SOLARI del mese di riferimento, moltiplicare il risultato per il numero dei giorni SOLARI presenti dalla data di attivazione del beneficio alla data di chiusura del mese.
FORMULA: RETTA MESE/31(giorni SOLARI di maggio)*21(giorni SOLARI dal 10 al 31 maggio – compresi gli estremi).
CALCOLO: €300/31*21=€203,22

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