Si chiama SIMOI ed è il ritratto, tracciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, delle opere incompiute in Italia. La Lombardia ne è, suo malgrado, protagonista di primo piano, con una 40ina di progetti ancora da realizzare: di questi, 4 sono a Milano. Si tratta di realtà con cui dovrà vedersela il futuro sindaco di Milano, in elezione a maggio 2016. Vediamole nel dettaglio:

Il tunnel della discordia

Previsto sin dal 2000 dalla giunta Formentini, il tunnel “Gattamelata”, che collega l'omonima via a Viale Scarampo in zona Portello, è l'esempio più interessante di opera (faraonica) incompiuta. Tornato di attualità proprio durante le festività, a quanto pare è destinato a vedere la luce, ma non ci sono date certe sul quando. Tra strascichi dei vecchi contenziosi aperti con l’impresa costruttrice e finiti in tribunale, rimandi e cambi di gestione, l'ultimo nodo da sciogliere riguarda il costo per la gestione: il «mini traforo» di 970 metri necessita di vigilanza 24 ore su 24, di ventilazione e illuminazione come il traforo del Monte Bianco e potrebbe costare sino a mezzo milione all’anno.

Il Bosco che non cresce

Insignito di premi internazionali ed eletto dai milanesi come uno dei luoghi simbolo della nuova città, il Bosco Verticale (e dintorni) è ancora in gran parte incompiuto. A non risultare all'appello, in particolare, è il parco/giardini di Porta Nuova o "biblioteca degli alberi". Si tratta di uno spazio verde di 90mila metri quadri, protagonista di un progetto ideato nel 2003 dallo studio “Inside Outside” dell'architetto paesaggista Petra Blaisse costituito da un orto botanico contemporaneo e una biblioteca da "sfogliare", un museo all'aperto con anche un “Museo dei fiori e degli insetti”. E poi decine di mini-foreste circolari, boschetti di specie gemelle, zone relax, rettangoli da calcio, tavoli per gli scacchi, isole per musica e letttura. I sentieri percorsi dai visitatori servirebbero anche come story telling urbano: miti, poesie e aneddoti della storia di Milano.
La data di fine lavori era prevista per il 2015: allo stato attuale a dieci anni dall'approvazione del progetto sono cominciati gli scavi, le indagini chimiche e le bonifiche ambientali. Siamo ancora, insomma, in una fase puramente preparatoria.

L'housing sociale e i quartieri "difficili"

E poi ci sono le opere di urbanistica residenziale non realizzate, in via Cogne e in Via Adriano e la situazione sempre drammatica del quartiere Ponte Lambro: dopo l'abbattimento dell'ecomostro previsto per i Mondiali del 90, gli abitanti hanno chiesto di riqualificare la zona con una grande area verde e laboratori che favorissero l'integrazione sociale. Ma i fondi stanziati per il laboratorio di quartiere sono ancora lì, in attesa di essere sbloccati e utilizzati.

L'elenco di tutti gli interventi incompiuti in Lombardia è in allegato.

(VV)