SEZIONE: TECNOLOGIA E INNOVAZIONE

Oltre la Crisi la bussola è l'innovazione digitale

16 Luglio 2013
 
Nonostante la crisi sia elemento di forte pressione per le economie locali, e gli stessi enti pubblici debbano fare i conti con i vincoli del Patto di Stabilità, una via d’uscita c’è: è l’innovazione digitale. E’ questo il messaggio forte che accomuna gli interventi di esperti locali e nazionali che si sono incontrati lo scorso 14 giugno ad Erbusco (BS) in occasione della tavola rotonda “ICT e valorizzazione del territorio, tra aspettative e opportunità” promossa dalla multi utility LGH. “Non possiamo ritardare ulteriormente la trasformazione digitale, è a rischio la sopravvivenza dei nostri territori – sono le parole di Martino De Marco, professore del Politecnico di Milano -. L’innovazione digitale è strategica perché abilita la competitività del territorio e quindi la capacità di attrarre investimenti nel mercato globalizzato, incrementa il PIL, crea posti di lavoro, favorisce l’efficienza, la crescita e le esportazioni delle aziende, in particolare delle PMI”. La Regione Lombardia sta portando avanti un piano di infrastrutturazione molto importante. Di questo ha parlato Mauro Fasano, Direttore Unità Operativa Energia e Reti tecnologiche di Regione Lombardia,: “Le reti sono le precondizioni per lo sviluppo e la Lombardia, utilizzando solo fondi governativi ed europei, sta realizzando un progetto molto importante con investimenti di 150 milioni di euro dispiegati tra il 2009 ed il 2017. Entro questa data il Progetto Banda larga arriverà alla copertura del 99,4% del territorio regionale”. Raffaele Gareri, Direttore Area Innovazione e Territorio della Provincia di Brescia, ha sottolineato il ruolo attivo che deve avere l’amministrazione pubblica: “L’ict porta sviluppo e, ad esempio, anche le aree rurali a digital divide devono essere oggetto di interventi specifici anche della P.A.. Questa necessità di crescita deve però interpretare correttamente la spending review che non deve incidere in negativo sulla possibilità di sviluppare servizi innovativi”. Raffaele Volpi, Presidente Fondazione Cogeme Onlus, ha evidenziato la sfida locale: “Il nostro progetto Terre di Franciacorta mette al centro l’ambiente ma non è tralasciato l’aspetto di crescita del territorio senza un’adeguata cultura digitale. E’ questa nuova alfabetizzazione che può oggi aiutare la crescita di una comunità sia dal punto di vista sociale che dei servizi e del commercio e quindi del lavoro”. Dario Fogazzi, Presidente di Cogeme e di Linea Com ha introdotto la nuova sfida del gruppo LGH: “Ricordo che, in Italia, le prime esperienze telematiche sono nate dal basso, nei territori prima che al centro. Quel vuoto di visione e pianificazione nazionale, in qualche modo, è stato riempito da esperienze come Cogeme Informatica, oggi Linea Com, che hanno assolto in modo appropriato il compito di avvicinare le tecnologie ai territori, alle aziende e alle persone. Siamo ben consapevoli che oggi l’era pionieristica è finita per sempre. Da qui la decisione di Cogeme, Aem e Asm di sostenere lo sforzo progettuale di LGH finalizzato alla definizione di un nuovo scenario strategico per le ICT nei territori del sud Lombardia”. Alessandro Conter, presidente di LGH, ha spiegato l’iniziativa: “La riflessione e sfida di oggi da un lato punta ad evidenziare, attraverso interventi di alto livello, la relazione stretta che esiste tra sviluppo socio economico e utilizzo delle nuove tecnologie. Ne discende il secondo tema del convegno: l’impegno diretto e convinto del gruppo LGH nel settore dell’ICT. Un impegno che non è frutto della moda ma si basa sulla convinzione profonda che un’azienda di servizi pubblici locali non può non occuparsi delle reti digitali e, più in generale, dei servizi abilitati dalla rete”. E Franco Mazzini, Amministratore Delegato e capofila del progetto di innovazione ICT in LGH, traccia la linea del Gruppo che diventa oggi vero e proprio piano industriale: “C’è un nesso diretto tra nuove opportunità di sviluppo e utilizzo delle nuove tecnologie. Ma la cosa ancora più interessante è che non solo l’economia basata su Internet può generare crescita e occupazione ma anche l’economia diciamo tradizionale può avvantaggiarsi dall’uso delle tecnologie digitali. Le Piccole e Medie Imprese che usano Internet attivamente crescono più in fretta, raggiungono una clientela più internazionale, assumono più persone, sono più produttive rispetto alle aziende non attive sul Web. Questo ormai è un dato di fatto non una previsione”. La comunicazione digitale diventa un nuovo progetto di crescita per LGH. “Penso sinceramente che tutto questo non possa non contare sulla piena e convinta adesione del mondo delle utility - ha sottolineato Mazzini - Per questa ragione LGH, dando slancio a quanto di positivo hanno saputo fare nel digitale in questi ultimi dieci anni Cogeme Rovato, Aem Cremona ed Asm Pavia, ha deciso di dare vita ad una strategia che la vedrà nei prossimi anni operare nel campo dell’ICT attraverso un unico soggetto industriale in grado di dialogare e collaborare con tutti gli attori pubblici e privati dello sviluppo locale nel Sud della Lombardia. Un progetto questo a cui stiamo lavorando con intensità attraverso un Gruppo di lavoro coordinato dal direttore Gerardo Paloschi. A tutti loro il mio vivo ringraziamento”.
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