SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI

Lo senti? Suona il sindaco

29 Settembre 2008
 
Quella che raccontiamo potrebbe essere una storia uscita da un libro di Rodari. Cinque sindaci dalle appartenenze politiche diverse che si uniscono per dar vita a una band al fine di fare assieme ciò che, oltre alla passione politica, più gradiscono: cantare, suonare e aiutare gli altri. Questo in sintesi è il progetto di “Gente in Comune”: un gruppo musicale formato da amministratori locali dell’hinterland magentino nato a metà anni ‘90, come ci spiega Sergio Garavaglia già Sindaco e ora consigliere di Ossona, in seguito all’esigenza avvertita tra i Sindaci della zona di “costituire un tavolo di coordinamento con cadenza quindicinale. Questa ”solidale vicinanza” ci ha consentito di diventare amici nonostante le differenze partitiche. Qualche volta ci siamo incontrati a cena e dopo le discussioni ci si divertiva a cantare le “nostre” musiche accompagnati dalle chitarre. Nel dicembre 2000 abbiamo accolto la richiesta dell’amica e Consigliere del Comune di Monza Rosella Panzeri e dell’Unitalsi di Monza per una raccolta di fondi a favore dell’accoglienza di ragazzi disabili bielorussi. Per questo abbiamo organizzato un concerto benefico”. In origine il gruppo era formato dalla voce di Sergio Garavaglia, dalle chitarre di Martino Steffanoni e Maurizio Salvati, ex Sindaci di Santo Stefano Ticino e di Arluno, dalla batteria del Senatore Massimo Garavaglia, allora Sindaco di Marcallo con Casone e dalle tastiere di Alessandro Salerio responsabile della segreteria del Comune di Sedriano. Si sono poi uniti il bassista Michele degli Innocenti, il chitarrista e cantante Oscar Valente, Consigliere di Boffalora sopra Ticino e il batterista Livio Garavaglia che ha sostituito Massimo Garavaglia chiamato a Roma per impegni maggiori. Nel 2007 la band ha ricevuto il riconoscimento ufficiale da Anci quale Band Nazionale dei Sindaci. A questo punto, la curiosità sulle reazioni dei cittadini nel vedere il Sindaco che calca il palco come musicista si fa viva e Sergio confida che “dopo la curiosità iniziale di vedere il loro Sindaco in vesti di front man, nei cittadini subentra lo stupore di accorgersi che la Band è molto affiatata e suona un sound caldo e coinvolgente. Il pubblico canta e salta con noi, dimenticandosi del nostro ruolo istituzionale. La musica è in sé coinvolgente. Le canzoni e le musiche dei nostri concerti sono cover di Vasco, Zucchero, De Gregori, Nomadi, Guccini, Battisti, Camaleonti. Musiche conosciute ai più “anziani” ma che trascinano anche i giovani che con entusiasmo ballano con noi.”
Le estrazioni politiche dei membri del gruppo sono differenti, come si conciliano? Differenti estrazioni politiche significano gusti musicali diversi?
Qualche discussione sui pezzi va messa in conto quando ci ritroviamo. La componente di sinistra tende a musiche di nicchia e impegnate. La parte del centro sinistra si posiziona più verso De Gregori e Vasco, mentre i democristiani si appoggiano su Battisti e su ballabili rock o lenti anni ‘60. La componente Liberal del centro destra vorrebbe inserire, ormai da anni, qualche pezzo dei Pooh o di Baglioni ma finora non c’è riuscita per l’ostracismo duro e puro degli altri componenti. Fino a quando è rimasto il rappresentante della Lega, il Senatore Garavaglia, avevamo proposte di pezzi folk, country e anni ‘70. Ovviamente dopo ogni divertita discussione si vota… e si sigilla l’accordo.
Viene spontaneo chiederti se la musica può facilitare il dialogo tra le diverse fazioni.
Il termine fazione rimanda al tempo dei Guelfi e Ghibellini. Fare il Sindaco di un piccolo paese non può prescindere dalla ricerca costante di consenso e di comunione con tutti gli amministrati. Non è che l’appartenenza partitica cambia i bisogni della gente, casomai potrebbe cambiare la filosofia della risposta. La nostra Band è l’esempio pratico che non si può stabilire un rapporto duraturo se si sottolineano le differenze, ma bisogna che ognuno dia il meglio di se stesso nella ricerca di un sound comune. La musica ci ha insegnato molto. Nei concerti-lezione in licei o nelle feste di piazza o nelle piccole comunità di recupero o di disabili o nei teatri ci accorgiamo di portare serenità e gioia e ci sembra di aiutare le persone a star bene al di là delle idee o credo partitici. Il sorriso di chi fa molta fatica a comunicare con il mondo o la gioia esplosiva di chi urla e balla con noi ci regalano stupendi momenti di umanità.
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