SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI

Riforma della sanità, Pavia pronta alla fusione con Lodi

29 Giugno 2015
 
Si chiamerà Azienda Sanitaria Locale la nuova Asl unica per Pavia e Lodi che, diventando di fatto un'azienda sociosanitaria territoriale, assorbirà funzioni come i consultori e i distretti, per integrare ospedali e cure. Procede, con l'approvazione da parte della Commissione Sanità della prima parte della riforma della governance del sistema socio sanitario lombardo, il cammino verso il provvedimento di scomparsa delle 15 Asl, che saranno sostituite dalle Ats.

Testi e numeri diversi per l'accorpamento
Diverse le ipotesi al vaglio, in merito al numero di Atl da istituire. Un primo scenario vede otto Atl al posto delle attuali 15: Città Metropolitana di Milano, Insubria (Varese e Como), Val Padana (Cremona e Mantova), Brianza (Monza e Lecco), Bergamo e provincia, Pavese e Lodigiano, Brescia e provincia (con eccezione della Valcamonica), Ats Sperimentale della Montagna (provincia di Sondrio, Valcamonica e altre zone montane). Con la riforma, gli attuali 29 ospedali saranno sostituiti dalle Aziende socio sanitarie territoriali che dovranno occuparsi delle cure sia ospedaliere sia territoriali per anziani e cronici. Un testo alternativo ne prevede invece 22.

Pavia, terza Asl della Lombardia per grandezza
L’Asl di Pavia è la terza della Lombardia, per grandezza: una realtà con un valore della produzione di oltre 900 milioni di euro all’anno, più del doppio di quella di Lodi (355 milioni di euro).
"Il fatto che Pavia e Lodi saranno accorpate in un’unica agenzia è quasi certo», ha spiegato il direttore generale dell’Asl di Pavia Alessandro Mauri. Ma come sarà realizzata, è ancora tutto da decidere: "Determinate funzioni resteranno alle ex Asl: semplicemente è un’estensione territoriale della zona di riferimento. Sarà più complessa la riorganizzazione delle ex aziende ospedaliere: noi perdiamo tutti i distretti, i consultori, la medicina territoriale dipenderà dalle nuove Aziende ospedaliere, le Asst. E anche in questo caso per Pavia è previsto l’accorpamento con Lodi».
Dell’Asl, a Pavia, resteranno la sede – con i 67 dipendenti, per i quali non si è parlato di esuberi – e alcuni servizi: "Senza sede non si può lavorare: restano in capo all’Ats le vaccinazioni – spiega Mauri – come tutta la parte di prevenzione, igiene pubblica, i contratti, l’accreditamento, il controllo, il servizio veterinario. Ci saranno due sedi, ma una sola dirigenza tra Lodi e Pavia".

(VV)


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