Rischio sismico

L’influenza dei tamponamenti nella risposta sismica delle strutture in calcestruzzo

15 Ottobre 2019
 

di Giulia Fagà *

Buona parte dell’edificato presente sul territorio italiano e costruito nel dopoguerra è composto da telai in calcestruzzo armato, tamponati attraverso l’utilizzo di laterizi leggeri. Nella quasi totalità dei casi tali tamponamenti risultano semplicemente costruiti a contatto con il telaio e non sono pertanto nè efficacemente connessi al telaio, nè adeguatamente separati da esso. 

Benché i tamponamenti in laterizio siano considerati tradizionalmente come elementi non strutturali è bene sapere che la risposta sismica dei sopra citati edifici è fortemente influenzata dal comportamento non solo del telaio in calcestruzzo armato, ma anche dalla tamponatura, come è stato ampiamente dimostrato dai terremoti verificatisi negli anni passati sul territorio nazionale. I pannelli di tamponamento, infatti, possono influire, in base al loro posizionamento e alla loro realizzazione, sia positivamente che negativamente sul comportamento della struttura. La loro influenza è conseguenza di diversi fattori tra cui le caratteristiche meccaniche del materiale utilizzato, il grado di vincolo tra il pannello ed il telaio, le caratteristiche geometriche della struttura in pianta ed in elevazione. I pannelli di tamponamento sono in grado, in alcuni casi, di aumentare la resistenza globale della struttura e di evitarne il crollo durante una scossa sismica, in altri invece il loro posizionamento irregolare può dar luogo a effetti torsionali in pianta, a effetti di piano debole e di pilastro tozzo che possono invece provocarne il crollo o il forte danneggiamento.
Le tamponature, infatti, contribuiscono in maniera sostanziale all'irrigidimento, all'irrobustimento, alla capacità di dissipare energia ed all'innesco dei meccanismi di crisi locali o globali della costruzione, quindi si può affermare che governino attivamente la risposta sismica della stessa.
Durante i rilievi post sisma è bene tenere conto di queste considerazioni poiché si potrebbe erroneamente considerare un danneggiamento delle tamponature come un danneggiamento poco rilevante e con poca influenza relativamente alla resistenza della struttura. La rottura dei tamponamenti anche solo di parte dei tamponamenti può cambiare significativamente la resistenza e il comportamento globale della struttura, portando la stessa a reagire in modo diverso da come ha fatto in precedenza, poiché da un lato non può più contare sul contributo di tutte le tamponature e dall’altro il danneggiamento di porzione delle tamponature può modificare la regolarità geometrica in pianta e/o in elevazione della struttura e quindi aggravarne la risposta nell’eventualità di una successiva scossa. A titolo di esempio, una struttura regolare in pianta ed in alzato a seguito della rottura di parte delle tamponature potrebbe diventare irregolare e quindi a seguito di una seconda scossa crollare per effetti torsionali. 

La riparazione di pannelli di tamponatura completamente o parzialmente danneggiati non può essere considerata come un intervento di pronto intervento in quanto un pannello completamente dissestato deve essere ricostruito ex novo, mentre un tamponamento con fessurazioni di modesta ampiezza deve essere ripristinato in modo che il suo comportamento sia almeno pari a quello iniziale, il che comporta in entrambi i casi tempi non compatibili con quelli previsti per gli interventi di pronto intervento. 
Per questo e per molti altri motivi è sempre di grande importanza, durante i rilievi del danno post sisma, considerare la struttura nel suo insieme e non come un agglomerato di tante porzioni, men che meno trascurare l’importanza degli effetti degli elementi non strutturali sulla resistenza della struttura stessa.

Nel seguente video si può notare in modo macroscopico, come il comportamento della struttura cambi a seguito del danneggiamento degli elementi di tamponamento. 



(*Eucentre)

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