Rischio sismico

30 settembre 2019: attività formativa a Brescia sul Sistema Erikus

15 Ottobre 2019
 

di Erika Ceriana Mayneri, Stefano Campus, Rocco Pispico*

L’Unità Organizzativa della Protezione civile di Regione Lombardia e Polis-Lombardia hanno organizzato il 30 settembre 2019 a Brescia all’interno del Piano Formativo della Scuola Superiore di Protezione Civile, un corso sul sistema Erikus (Emergenze Richieste Unità Strutturali) che consente, nell’ambito della funzione censimento danni ed agibilità post evento, la gestione e la rappresentazione cartografica delle istanze di sopralluogo post terremoto presentate dai cittadini ai COC (Centri Operativi Comunali) e degli esiti di agibilità, oltre che la redazione dei report giornalieri e il monitoraggio dell’intero ciclo di operazioni tecniche. Il sistema Erikus è stato realizzato dal Settore Sismico della Regione Piemonte e dall’Arpa Piemonte in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile. Il sistema è stato realizzato da pubbliche amministrazioni e utilizza esclusivamente software Open Source. Erikus infatti consiste in una implementazione fisica in ambiente QGIS e Postgres con estensione PostGIS delle procedure definite dal Dipartimento di Protezione Civile nel campo della valutazione dell’agibilità delle strutture a seguito di un evento sismico. Durante l’evento formativo i funzionari di Regione Piemonte e Arpa Piemonte hanno illustrato al mattino il sistema Erikus e le esperienze vissute durante gli ultimi eventi sismici in Italia e nel pomeriggio si è svolta un’esercitazione per capire meglio tutte le funzionalità del sistema.

Il Sistema Erikus
Il Sistema Erikus è stato testato nell’esercitazione nazionale “Magnitudo 5.5”, svoltasi nel Pinerolese dal 14 al 16 giugno 2016 e in seguito è stato utilizzato durante gli eventi sismici del 2016 nell’Italia centrale, del 2017 a Ischia e del 2018 in Sicilia e nelle esercitazioni del 2017 in Puglia e del 2018 in Sicilia. Nel 2019 il Commissario Straordinario per la ricostruzione dei comuni dell'isola d'Ischia interessati dagli eventi sismici del 21 agosto 2017, Carlo Schilardi, ha invitato la Regione e l'Arpa Piemonte  ad implementare il Sistema Erikus per realizzare un sistema informativo territoriale a supporto della ricostruzione e tale attività è attualmente in corso.
Erikus è uno strumento finalizzato alla gestione delle richieste di sopralluogo presentate dai cittadini ai COC per poter dare una rapida risposta sulla situazione delle loro abitazioni. Il programma consente di predisporre in modo relativamente rapido tutta la documentazione necessaria allo svolgimento della campagna di rilevamento dei danni, permettendo una veloce catalogazione e georeferenziazione degli edifici ispezionati. Il rilevamento avviene con la consegna ai tecnici di un fascicolo informativo comprendente sia tutte le informazioni sulle costruzioni oggetto di sopralluogo già disponibili o desumibili dalla richiesta stessa, sia l’individuazione del fabbricato su un’adeguata base cartografica. L’archiviazione dei risultati dei sopralluoghi consente di creare e stampare mappe e modelli riepilogativi, indispensabili per la programmazione della campagna di rilevamento dei danni nei giorni successivi, ma rappresenta anche un significativo contributo conoscitivo sul patrimonio edilizio dell’area colpita.

Flusso operativo
La prima fase consiste nella informatizzazione in Erikus della istanza di sopralluogo presentata in forma cartacea dal cittadino al COC; il tecnico della funzione censimento danni individua l’unità strutturale oggetto di richiesta di verifica di agibilità e associa i dati riportati nel modulo.

La seconda fase, invece, riguarda la stampa del fascicolo informativo da assegnare alle squadre di rilevatori per effettuare le verifiche di agibilità. Attraverso il sistema ed una corretta gestione delle istanze di sopralluogo visualizzate a video sulla mappa degli aggregati, gli operatori sono in grado di effettuare una razionale programmazione dei sopralluoghi e di stampare fascicoli informativi, contenenti i dati essenziali del fabbricato (localizzazione, indirizzo, codice aggregato, dati catastali, nominativo dell’istante, ecc.) da fornire alle squadre per i sopralluoghi. Il report è ottenuto attraverso le funzioni native di QGIS.

Una volta effettuato il sopralluogo, la terza fase prevede l’inserimento in Erikus da parte degli operatori dell’esito di agibilità dichiarato dalla squadra ed eventualmente modificare la geometria dell’unità strutturale, come derivanti dal sopralluogo diretto sul campo.  

L’archiviazione in un unico database di tutte le informazioni a partire dall’istanza di sopralluogo sino ai risultati dei sopralluoghi consente di produrre ed esporre servizi di mappa web OGC (WMS e WFS) e servizi web di reportistica, e rappresenta altresì un significativo contributo conoscitivo sul patrimonio edilizio dell’area colpita, anche ai fini della gestione delle attività successive.

(*Erika Ceriana Mayneri e Stefano Campus - Regione Piemonte; Rocco Pispico - ARPA Piemonte)

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