SEZIONE: AMBIENTE, ENERGIA - CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
Laboratori dell'innovazione

Laboratorio sviluppo sostenibile - Quarta giornata

22 Gennaio 2024
 

Numerosi gli interventi che hanno caratterizzato la quarta giornata del Laboratorio sullo sviluppo sostenibile di AnciLab.  La ricchezza dei contenuti presentati ha reso possibile toccare molti obiettivi dell’Agenda 2030, dalla rigenerazione urbana all’energia da fonti rinnovabili, dall’ambiente, declinato in diversi aspetti (biodiversità, verde urbano, le iniziative per contrastare l’abbandono dei rifiuti lungo le strade provinciali, per fare solo alcuni esempi) alla cultura, fino al goal 17, Partnership per gli obiettivi, trasversale a tutti gli interventi. 
 

Un intervento che per caratteristiche raggruppa in buona parte tutti i temi trattati durante la giornata è stato quello del Comune di Chiari, presentato da Aldo Maifreni, direttore settore territorio del Comune, che ha riguardato la rigenerazione urbana, l’ambiente, l’energia e sotto un certo profilo la cultura con il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico, con attenzione anche al turismo ecosostenibile e all’inclusione sociale.

Rigenerazione urbana

Il progetto della Città di Chiari si è dipanato negli anni, a partire dal 2005, e ha condotto alla realizzazione del Museo della Città che oggi ha sede nei locali degli edifici storici, fra cui le ex Carceri veneziane, che si affacciano su piazza Zanardelli, la grande piazza che rappresenta il cuore urbanistico della città e il luogo dell’identità storica di Chiari. Proprio nell’area oggi occupata dalla piazza sorse, in epoca longobarda, il primo insediamento che con la sua forma circolare ha dato origine alla città. “Complessivamente” ha spiegato Maifreni, “gli spazi riqualificati si estendono per una superficie di oltre 5000 mq. Di questa estensione, la minima parte è in esterno con 2.210 mq, mentre oltre 3000 mq è la superficie lorda di pavimento degli spazi interni, articolata su cinque piani sovrapposti, compreso il nuovo interrato”.
 

Gli spazi interni del nuovo Polo Museale ospitano diverse funzioni, lungo un percorso interno senza soluzione di continuità che conduce alle diverse sezioni dell’Urban Center, Archivio Storico e Laboratorio di Storia ed Archeologia di Chiari e del circondario.

Recupero di beni culturali e identificazione di nuove funzioni, nel rispetto dei nuovi paradigmi di sostenibilità, hanno ridato vita al centro di Chiari con l’obiettivo, fra gli altri di “favorire la crescita di un turismo di qualità, garantito dalla valorizzazione e dalla messa in rete del patrimonio culturale”.
 

 

I progetti di rigenerazione hanno riguardato anche alcune scuole e, in questo caso, hanno condotto alla costituzione di una Comunità energetica che Maifeni ha definito chiusa, in quanto al servizio degli edifici comunali.
 

La Cer chiusa

Come illustrato da Maifreni, nei poli scolastici sono state realizzate banche di energia (1000 kw di potenza istallata) che hanno condotto alla Cer chiusa “in sussidiarietà al restante patrimonio comunale e in particolare all'edilizia monumentale che non può ricevere impianti fotovoltaici. Per questa particolare edilizia siamo riusciti comunque a rigenerare e contenere i consumi in edifici passivi e dotati di impianti geotermico in modo da contenere i fabbisogni energetici che, ridotti al minimo, riescono a essere completamente sostenuti dagli impianti di produzione fotovoltaici tramite lo in scambio sul posto altrove”.
 

L’esperienza pluripremiata è andata ora oltre confine grazie al progetto finanziato dall’UE sul Pnrr per lo scambio culturale e di best practice tra quella che è già stata capitale della cultura 2007 (Sibiu, in Romania) e la città di Chiari, in ottica di favorire un turismo di nicchia, dedicato alle città sostenibili in Europa ed alle loro Ecorealizzazioni. 

Turismo e non solo

Il Comune di Chiari è capofila del progetto Esatvh, presentato nell'ambito del programma europeo Erasmus+, e che vede partner il Comune di Brescia, AmbienteParco, la Provincia di Sibiu e un altro partner rumeno.
 

Il progetto Esatvh, acronimo che in italiano è tradotto con “ecosostenibilità e accessibilità nel turismo e nella valorizzazione del patrimonio culturale”, ha come obiettivo quello di sviluppare competenze di alto livello a favore di amministrazioni pubbliche impegnate nell'ambito della valorizzazione del proprio territorio.
 

In particolare, il progetto mira a sostenere l'ideazione di nuove forme di turismo basato su due pilastri della politica europea: quello della ecosostenibilità e quello della inclusione sociale, realizzando così una valorizzazione del territorio in modo ecologico e totalmente accessibile.

(SM)

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