L’articolo prende in esame il rapporto tra riciclaggio ed evasione fiscale, con riferimento anche ad alcuni casi di falsa fatturazione.
La norma su riciclaggio, fin dai primi anni ‘90, fu modificata per i reati resupposti al riciclaggio, cioè i reati per cui si genera il denaro illegale che nella fase successiva necessita di essere riciclato. Introducendo come definizione dei reati per la generazione del denaro illegale la frase “tutti i reati non colposi”, il legislatore introdusse come reati presupposti anche due molto particolari, l’evasione fiscale e la corruzione.
Quindi, se una persona ha una provvista di denaro dovuta all’evasione fiscale, questo è denaro generato illegalmente e se viene impiegato in attività legali si incorre nel reato di riciclaggio.
Fra le attività illegali che vengono contestate sempre più spesso anche alla criminalità organizzata, è l’utilizzo delle fatture false. (Sara Duccini)
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