Torna, con la sesta edizione, l'Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di LifeGate. E in un momento in cui, a causa dell'emergenza Corona Virus, il focus sul bene del pianeta e sulle piccole abitudini quotidiane sostenibili sembra essere passato in secondo piano, ricorda che per 36 milioni di italiani, la sostenibilità resta una priorità. E per tutta una serie di ragioni, è salita sempre più in cima alla lista delle priorità di governi, imprese e cittadini, tanto che per la prima volta gli appassionati (38 per cento) superano gli interessati (34 per cento). Vale la pena ricordare che nel 2015, il numero di italiani che si dichiarava sensibile al tema era di soli 21 milioni.
Vediamo allora in dettaglio le ragioni di questo cambio di opinione:
- Le conseguenze tangibili dei cambiamenti climatici hanno colpito il nostro territorio in maniera sempre più impattante
- Greta Thurnberg ha mobilitato milioni di giovani nel mondo ed è riuscita a sensibilizzare i grandi della Terra e i rappresentanti dell'Onu
- Aziende e marchi hanno adottato e condiviso con i consumatori comportamenti sempre più virtuosi, facendo spesso dell'approccio green una vera e propria bandiera
Il sesto Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, condotto da LifeGate in collaborazione con Eumetra MR su un campione di ottocento individui rappresentativi della popolazione maggiorenne, ha un focus sulla Generazione Z (giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni) che si dimostrano più preparati della media. E più propensi a tradurre la loro sensibilità in comportamenti concreti. (VV)