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Educazione Civica: il Senato approva la Legge

2 Agosto 2019
 

Con 193 sì e 38 astenuti il Senato ha approvato in via definitiva il ddl sull'introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica, che così diventa legge e porta, dal prossimo settembre, la materia nella scuola primaria e in quella secondaria, prevedendo 33 ore minime annue di insegnamento e voto in pagella. 

L'insegnamento della "nuova" materia
Per il provvedimento "l'educazione civica contribuisce a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri". "L'educazione civica sviluppa nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea per sostanziare, in particolare, la condivisione e la promozione dei princìpi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale, diritto alla salute e al benessere della persona".
La materia, nel primo ciclo scolastico, sarà considerata un insegnamento trasversale affidato in contitolarità; nelle scuole del secondo ciclo, invece, l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico dell’autonomia.

Cosa verrà insegnato? Il ruolo dei Comuni
Diversi i temi in esame: Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale; Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015; educazione alla cittadinanza digitale; elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro; educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari; educazione alla legalità e al contrasto delle mafie; educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni; formazione di base in materia di protezione civile.
Considerando anche la trasversalità della disciplina, sono chiamati in causa anche i Comuni che potranno promuovere delle collaborazioni con le scuole per far conoscere il funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi, la storia del territorio e le regole per la fruizione di spazi verdi e culturali.

La soddisfazione dell'Anci
Il testo approvato dal Senato recepisce diversi suggerimenti della proposta di legge lanciata dal Comune di Firenze e fatta propria dall’Anci, pertanto, come dice il Presidente dell'Anci Antonio Decaro, "l’approvazione della legge che reintroduce l’educazione civica come insegnamento obbligatorio e ampliandone il perimetro, è un traguardo importante, un traguardo anche nostro, dei sindaci italiani e di quei centomila cittadini residenti in migliaia di Comuni, che entusiasticamente ci hanno appoggiato sottoscrivendo la proposta di legge che abbiamo voluto di iniziativa popolare. Noi crediamo che attraverso l’educazione civica si possa formare una migliore coscienza civile nei cittadini di domani. Attraverso una partecipazione sentita e dal basso ai valori e ai beni comuni si può davvero migliorare la qualità della vita nelle nostre città. È il rispetto di quei beni e di quei valori comuni, che purtroppo a volte perché di tutti vengono percepiti come se fossero di nessuno, a fare di noi una comunità”. (LS)

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