In queste giorni iniziano a trapelare i primi rumors sui contenuti della Legge di stabilità 2020, e il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra coglie l'occasione dell'ottava Conferenza della Fondazione Ifel dedicata alla finanza locale per evidenziare che “dentro la prossima Legge di bilancio dovranno esserci delle questioni sulle quali i Comuni non potranno arretrare, senza chiedere risarcimenti per ciò accaduto in passato nella finanza locale ma per far comprendere che il comparto degli enti locali è decisivo se vogliamo parlare di ripresa del sistema paese”.
In platea ad ascoltare la relazione di Guerra era presente il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al quale il Presidente di Anci Lombardia ha ricordato come, se "in questi anni sono migliorate una serie di condizioni”, “il sentiero entro cui si muove questa manovra si profila ancora in un contesto di scarse risorse”, ma “i Comuni e gli enti locali devono essere intesi come il motore della ripresa e su loro si deve investire e scommettere”, perché “se abbiamo bisogno di rilanciare una pubblica amministrazione più efficiente allora si deve ripartire da lì”. Guerra si è dichiarato consapevole del fatto che “tutto questo forse non troverà spazio nella Legge di bilancio ma chiediamo che alcune risposte ci siano e che ci siano le basi per la costruzione di un sistema delle autonomie i cui parametri sono stati abbandonati”. Sarà dunque fondamentale “provare a riconquistare alla politica la sfida della costruzione di senso di un sistema delle autonomie”, a cominciare dal superamento della vicenda relativa ai costi del debito dei Comuni, poiché “siamo nella condizione dove tutti possono uscirne vincitori, si tratta solo di superare una situazione dove si pagano interessi insostenibili”.
Infine un affondo sugli investimenti, in merito ai quali il Presidente di Anci Lombardia ha ribadito che “abbiamo bisogno di risorse e che i Comuni devono essere messi nelle condizioni di utilizzare e spendere queste risorse”, anche con la definizione di due canali: “da un lato quella dei finanziamenti occasionali, utilizzabili immediatamente, dall’altro i finanziamenti pluriennali, che consentano agli enti di programmare, perché si fa fatica a progettare se non esiste un quadro con il quale orientarsi”. (LS)