''Caro sindaco, sono lieto di comunicarti che il bonus di 500 euro per ogni richiedente asilo, destinato ai Comuni come quello da te amministrato, diventa operativo''. Con questa lettera, partita il 18 gennaio 2017, i sindaci di tutta Italia che si sono impegnati ad accogliere migranti in centri di prima accoglienza, strutture temporanee e progetti SPRAR, hanno ricevuto comunicazione dell'avvio del rimborso di 500 euro per ogni richiedente asilo presente sul territorio. Notizia commentata positivamente da Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci per l'accoglienza: "I sindaci sono protagonisti in questo momento nell’affrontare con grande senso di responsabilità un fenomeno, quello migratorio, di portata storica che riguarda tutta l’Europa. Il bonus di 500 euro per ogni richiedente asilo, destinato ai Comuni che accolgono, è un segno di attenzione che il Governo Renzi ha dato ai sindaci, che ogni giorno si assumono la responsabilità della gestione di un fenomeno complesso. Un contributo una tantum, certo, ma sicuramente il primo atto tangibile arrivato ai territori".
A chi spetta l'erogazione
L’assegnazione delle somme spettanti ai Comuni, prevista dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio “Misure urgenti a favore dei Comuni in materia di accoglienza”, è effettuata calcolando le presenze, anche di minori stranieri non accompagnati, in tutte le diverse tipologie di centri di accoglienza (centri di prima accoglienza, strutture temporanee e SPRAR) alla data del 24 ottobre. Risorse aggiuntive vengono riconosciute ai Comuni sede di porti di sbarco e ai Comuni sede di hotspot.
Biffoni: il sostegno deve diventare strutturale
Al plauso per l'iniziativa, si è aggiunta però subito la consapevolezza che il sostegno anche economico ai territori che fanno la propria parte nell’accoglienza deve diventare strutturale "anche con provvedimenti come lo sblocco del turn over del personale. Come ANCI sostiene da tempo, infatti, questo serve per dare risposte alle comunità che accolgono, con servizi adeguati, sostegno economico alle famiglie in difficoltà, investimenti per strade o scuole, evitando così tensioni sociali e difficoltà”, ha precisato Buffoni.
(VV)