SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE - ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONISMO E RIFORME
RIORGANIZZAZIONE

Bergamo ha un nuovo network: la Zona Omogenea

22 Aprile 2016
 

Nella sala Consiliare di Palazzo Frizzoni a Bergamo si è tenuta la prima riunione dei sindaci della Zona Omogenea dell’Area Urbana di Bergamo: presenti 20 sindaci su 23, assenti solamente il Sindaco di Villa di Serio Bruno Rota (per impegni lavorativi) e i sindaci di Torre Boldone e Stezzano. Si è trattato di una prima riunione per avviare un confronto su politiche comuni dopo l’individuazione da parte della Provincia di Bergamo delle cosiddette Zone Omogenee del territorio orobico: “Sappiamo che non esiste al momento una cornice normativa solida – ha commentato il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – dal momento in cui il Governo è al lavoro su una legge sulle aree vaste e la Regione è impegnata sul riordino territoriale, ma abbiamo deciso di incontrarci per avviare un network tra Comuni e per cercare di realizzare un suo riconoscimento. Ci accomunano i pesanti tagli degli anni scorsi e il blocco del personale, che ha notevolmente ridotto i dipendenti dei nostri comuni: cerchiamo quindi dal basso di realizzare una sinergia soprattutto su pratiche amministrative che ci consentano di spendere meno e meglio”.

 

Quattro ambiti di intervento

I Sindaci della bergamasca hanno ipotizzato quattro ambiti su cui intervenire e costruire una convenzione quadro che possa essere in futuro allargata anche ad altre situazioni e argomenti: il contrasto all’evasione fiscale, la gestione amministrativa ed economica del personale, i sistemi informatici e il lavoro amministrativo e di back office relativo alle sanzioni di infrazioni del Codice della Strada. “L’importante – prosegue Gori – è agire con gradualità, garantendo inclusione e senza fare passi o fughe in avanti rispetto al procedimento normativo in corso”.
Quasi tutti i sindaci hanno espresso parere favorevole rispetto al percorso indicato.

Ora la ricerca di un referente per Comune
Alla metà del mese di maggio 2016 si terrà un secondo incontro nel quale si discuterà una bozza di convenzione e ogni Comune indicherà i propri referenti operativi all’interno delle rispettive strutture.

 

(VV)

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