SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE - ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONISMO E RIFORME
Riordino territoriale

A Bergamo nascono 11 Zone omogenee

30 Marzo 2016
 

Mentre prosegue il dibattito sul futuro delle Aree vaste, c'è chi non si ferma e cerca soluzioni innovative per dare valore all'operato dei nuovi soggetti istituzionali.
E' il caso di Bergamo, dove il Presidente della Provincia Matteo Rossi ha firmato il decreto per dare il via alle zone omogenee. Sono nati così undici raggruppamenti di Comuni, strumentali a una nuova visione orientata alla promozione e allo sviluppo territoriale.
"La nuova Provincia sarà soprattutto un'agenzia di sviluppo territoriale governata dagli enti locali", ha dichiarato il presidente Rossi. "Crediamo in questo progetto e pensiamo che possa essere veramente utile al rilancio del territorio. E' qui, nella costruzione di un nuovo sviluppo, che ci giochiamo la capacità di essere centrali".

Le finalità e il funzionamento delle aree 
Le 11 agglomerazioni locali, come come previsto dal nuovo Statuto della Provincia, hanno l'obiettivo di consentire lo svolgimento coordinato di funzioni a beneficio dei Comuni, delle Associazioni di Comuni, delle Unioni di Comuni e delle Comunità montane, assicurando la rappresentanza dei vari livelli di governo.
L'organismo di coordinamento di ciascuna zona omogenea sarà l'Assemblea dei sindaci dei Comuni che ne fanno parte e verrà presieduto dal sindaco del Comune con maggior popolazione legale; dal presidente della Comunità montana o dell'Associazione di Comuni laddove la superficie della zona omogenea coincida in toto, o in modo prevalente, con il territorio della stessa Comunità montana o Associazione di Comuni. Ai lavori dell'Assemblea prenderà parte il Presidente della Provincia.

11 zone omogenee per il futuro della bergamasca



Matteo Rossi, sul sito della Provincia di Bergamo, sottolinea come "il futuro governo della bergamasca non potrà che essere policentrico e condiviso, tenendo insieme il capitale sociale delle nostre comunità con il valore aggiunto delle reti. Ogni territorio sarà chiamato a costruire la propria idea di sviluppo, a mettersi in relazione con le altre zone, ma anche a rafforzare le proprie relazioni con le altre province. Questo lavoro necessiterà di una regia politica forte, e questo sarà il ruolo della nuova area vasta, sempre meno ente amministrativo e sempre più agenzia di servizio e di sviluppo governata dagli enti locali".
Non ci resta quindi che conoscere le 11 zone indicate nel decreto provinciale (per dettagli scaricare il documento dal sito della Provincia): Area Urbana di Bergamo; Laghi Bergamaschi; Valle Seriana; Val di Scalve; Valle Brembana; Valle Imagna; Isola Bergamasca; Hinterland sud; Pianura Est; Pianura Ovest; Seriatese – Grumellese. (LS)

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