Come abbiamo già avuto modo di dire, la situazione dei Comuni mantovani colpiti dal sisma del 2012 è in fase di accelerazione. Di questi giorni la notizia dell’approvazione, da parte della Commissione Bilancio della Camera, degli emendamenti alla legge di stabilità, per il riconoscimento delle zone franche urbane per i Comuni terremotati mantovani e per lo stanziamento di ulteriori 70 milioni di euro per la ricostruzione del patrimonio privato, assorbiti in un unico emendamento ricomprendente alcune norme relative alle calamità.
Per quanto riguarda la perimetrazione della zona franca, indicata dai Comuni stessi, questa comprende i centri storici o centri abitati dei Comuni di San Giacomo delle Segnate, Quingentole, San Giovanni del Dosso, Quistello, San Benedetto Po, Moglia, Gonzaga, Poggio Rusco e Suzzara. Per le piccole imprese individuate all'interno del perimetro proposto dai Comuni, l’emendamento prevede l'esenzione da alcune tipologie di imposte. “Sono soddisfatto del percorso e del gioco di squadra portato avanti per questo emendamento” ha sottolineto il deputato Marco Carra, primo firmatario del provvedimento, “che è il frutto di un lavoro condiviso con il Governo e coordinato con Regione Lombardia, i Comuni e Anci Lombardia.
Per quanto riguarda i 70 milioni, l'emendamento relativo a ulteriori fondi destinati al Commissario delegato per la ricostruzione è stato assorbito in un unico provvedimento riguardante le calamità: “Anche in questo caso” ha aggiunto Carra “dentro un percorso costruito dal territorio, con i Comuni, la regione e la Provincia. È un ulteriore passo avanti, non definitivo, perché occorreranno altri passaggi, ma questo va nella direzione giusta”.
Parallelamente, la consigliera regionale Anna Lisa Baroni, delegata del presidente Maroni per i rapporti con il territorio per la ricostruzione post-sisma ha annunciato “la disponibilità dei restanti 140 milioni di euro che completano la cifra dei 205 milioni promessi questa primavera dal Governo. Questi 140 milioni, così come già presentato dal presidente Maroni durante l'ultimo incontro con i Sindaci del territorio, saranno subito utilizzati, secondo la seguente ripartizione: 115 milioni per le civili abitazioni, cifra che, dopo aver già garantito la copertura totale dell'ordinanze 13 (imprese) e 15 (abitazioni temporaneamente o parzialmente inagibili), consentirà ora una ulteriore copertura finanziaria ad altre 170 istanze sull'ordinanza 16 (abitazioni totalmente inagibili), 20 milioni per gli immobili pubblici, che garantiranno la realizzazione di circa 30 interventi, e 5 milioni per le spese di gestione che tra l'altro prevedono i servizi tecnici a supporto della ricostruzione".
(SM)
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