Uno studio del Certet Bocconi (Centro di Economia regionale, trasporti e turismo), patrocinato da Fondazione Edison ed Assolombarda, fornisce un conto consolidato della spesa pubblica in Lombardia, presentando in forma omogenea e consolidata i dati relativi alla spesa di Stato, Regione, Province, Comuni e Comunità montane. Lo studio si riferisce al 2010, anno di cui sono disponibili i dati.
Stando ai risultati dello studio sono le politiche previdenziali e il servizio del debito, cioè interessi e rimborso capitali, le voci che pesano maggiormente sulla spesa pubblica, ammontando complessivamente a circa 69 miliardi di euro sui 150 totali della spesa pubblica lombarda. Altre aree di spesa sono gli interventi nel campo sociale (34 miliardi), il finanziamento delle istituzioni, compreso il costo per il funzionamento degli organi dello Stato centrali e periferici (18,6 miliardi, servizi di pubblica utilità (16,9 miliardi), interventi nel campo dell’economia (8,1 miliardi), dove la voce più cospicua è relativa a energia e diversificazione delle fonti (5,1 miliardi).
Dei 150 miliardi di spesa Stato ed enti pubblici centrali sono responsabili per un ammontare di 116 miliardi, mentre i restanti sono appannaggio di Regione, Province, Comuni e Comunità montane. Nel porre attenzione a questi ultimi soggetti, lo studio del Certet ha evidenziato che le Province spendono 1,6 miliardi pari al 4,8% della spesa locale. La loro abolizione non cancellerebbe la spesa per l’erogazione dei servizi, che verrebbe invece ripartita tra Regioni e Comuni e il costo amministrativo si ridurrebbe di 220 milioni di euro.