SEZIONE: FINANZA E TRIBUTI

Una rete di Comuni per le sfide del futuro

14 Gennaio 2011
 
Il Progetto GIT, acronimo di Gestione Intersettoriale del Territorio, raggruppa 250 amministrazioni comunali, di cui 100 circa in Lombardia, allo scopo di predisporre modelli di gestione delle informazioni e di organizzazione per condividere la funzione catastale e di governo della fiscalità, monitorare e gestire lo sviluppo territoriale, sviluppare forme di equità fiscale, attuare forme concrete di semplificazione amministrativa. Il Progetto, realizzato in partnership con ANCI Lombardia, ottimizza le esperienze e gli investimenti e si pone l’obiettivo di valorizzare le attività e le soluzioni adottate dagli enti. E’ previsto il raggiungimento di tre macro obiettivi: · installazione della Piattaforma GIT (fornita in riuso gratuito da Regione Umbria); · sviluppo di modelli di funzionamento istituzionale, organizzativo e gestionale; · disseminazione delle buone pratiche. Elemento di particolare rilevanza è la rete dei Comuni GIT che, al di là dei vincoli progettuali, sta costruendo una vera e propria “Comunità professionale”. Questa rete offre agli enti hanno la possibilità di partecipare, opportunamente supportati da servizi centralizzati, alla creazione di una conoscenza condivisa sulla gestione del catasto e della fiscalità in ambito comunale. Di particolare rilevanza appare la possibilità per i singoli enti e per le aggregazioni di Comuni di partecipare a una rete istituzionale nel cui ambito sono state realizzate (e si realizzeranno) esperienze significative sia sul fronte istituzionale, organizzativo e gestionale, sia su quello tecnologico. Alla rete GIT è possibile aderire in qualsiasi momento, fruendo di una serie di servizi che la rete mette a disposizione. Un servizio riguarda la possibilità di accedere a modelli di percorsi innovativi, per esempio sul recupero tributario, da replicare nei singoli contesti di appartenenza. La rete, poi, mette a disposizione informazioni aggiornate, veicolate attraverso strumenti multicanali, su iniziative e notizie riguardanti la rete GIT e realizza convegni e corsi di formazione volti a coinvolgere tutti i referenti istituzionali (Regioni, ANCI regionali, Agenzie ecc.) e ad accrescere le competenze professionali. Infine, vengono messi a disposizione strumenti tecnologici in riuso gratuito e in costante evoluzione grazie al fatto che enti di grande dimensione (per esempio Comune di Milano, Comune di Monza, Regione Umbria) offrono a tutta la rete GIT i nuovi servizi applicativi che dovessero realizzare. La partecipazione alla rete consente di interfacciarsi con una base dimensionale significativa di altri interlocutori istituzionali competenti rispetto alla gestione del catasto e della fiscalità locale. In particolare si segnalano iniziative già avviate con l’Agenzia del Territorio, l’Agenzia delle Entrate e con la regione Lombardia in tema di cooperazione applicativa e aggiornamento del database topografico. In particolare, rispetto al tema dei tributi, è evidente che il nuovo processo avviato in tema di federalismo, fiscalità locale ed erariale richiede alle amministrazioni un concreto ripensamento organizzativo e un serio coinvolgimento nel recupero di risorse per mantenere in equilibrio gli assetti finanziari degli enti locali, al fine di rideterminare il loro ruolo nell’accertamento dei tributi comunali ed erariali. In conclusione, l’elemento qualificante legato all’adesione alla rete GIT consiste innanzitutto nella partecipazione a una rete di Comuni sintonizzata con le esigenze espresse dai diversi livelli istituzionali - europeo, nazionale e regionale - rispetto alla necessità da parte degli enti, soprattutto di piccole dimensioni, di associarsi per meglio rispondere alle sfide poste dall’ultima legge di stabilità e più in generale dal federalismo fiscale e dai tagli ai trasferimenti pubblici.
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