Nell’80esimo anniversario dell’emanazione delle Leggi antiebraiche, apre a Milano, presso il Palazzo della Triennale, la mostra "Ma poi, che cosè un nome?", dedicata al censimento degli ebrei in città nel 1938. Obiettivo dell'esposizione è restituire al pubblico le dimensioni e il significato di un momento cruciale e tragico della storia italiana: il censimento del 22 agosto 1938 fu infatti il primo atto razzista e discriminatorio, formale e su scala nazionale, compiuto dal regime fascista nei confronti degli ebrei. Il censimento si svolse in tutti i comuni d’Italia e riguardò tutti gli ebrei, italiani e stranieri residenti e presenti in Italia alla data del 22 agosto 1938. A Milano, alla vigilia del censimento, si stimavano residenti, a seconda delle fonti, tra i 6200 (Unione delle Comunità Israelitiche Italiane), e gli oltre 10.000 ebrei (Ministero dell’Interno).
L'idea nata dopo il ritrovamento dell'intero archivio del censimento
Il ritrovamento nel 2007 dell’intero archivio del censimento di Milano nei depositi del Comune, ha consentito di far finalmente luce sui numeri effettivi di quella rilevazione, sull’identità delle persone censite e anche su quanto accadde loro in seguito all’emanazione delle leggi razziali del 17 novembre 1938. Con la mostra, per la prima volta vengono resi pubblici i risultati di questo inedito lavoro di ricerca. Al centro dell'esposizione ci sarà la monumentale installazione di data visualization realizzata dallo studio Accurat di Milano, che per l’occasione ha creato una originale rappresentazione non solo dei dati del censimento ma anche delle biografie delle persone che da quel censimento furono e rimasero segnate. (VV)
"Ma poi, che cos'è un nome?"
23 ottobre - 18 novembre 2018
Palazzo della Triennale Milano
10.30-20.30, ingresso libero
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