Regione Lombardia ha deciso la distribuzione del plafond del patto territoriale incentivato 2015, pari a 170 milioni di euro. Soddisfatto il presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, che ha ricordato come Anci Lombardia, a partire dal 2010, abbia proposto, prima fra le Anci regionali, il Patto di Stabilità Territoriale, che è stato introdotto grazie all'azione congiunta dell'Associazione dei Comuni e di Regione Lombardia.
"In questo modo si sono liberati spazi finanziari che riducono l'obiettivo del Patto per i singoli Comuni, non trasferendo risorse monetarie, ma permettendo a quelle amministrazioni che hanno risorse a disposizione, di poter pagare le aziende che realizzano opere nelle diverse comunità. Per il 2015 il plafond complessivo ammonta a oltre 170 milioni di euro, destinato alle Province, alla Città Metropolitana di Milano ed ai Comuni, e rappresenta una boccata d'ossigeno per gli enti locali lombardi".
Una riserva del 30% per i piccoli comuni
Anci Lombardia si è attivata per far sì che una riserva del 30% dell'intero plafond fosse destinata ai piccoli Comuni, che hanno maggiori problemi dovuti alla rigidità dei loro bilanci, e a garantire che una parte finisse in particolare ai Comuni mantovani colpiti dal terremoto nel 2012.
"Inoltre sono state introdotte delle riserve da destinare ai Comuni che sono stati oggetto di sentenze esecutive che impongono pagamenti, ai Comuni che devono cofinanziare progetti europei o regionali e ai Comuni che hanno anticipato risorse alle province per la realizzazione di opere infrastrutturali cofinanziate da Regione Lombardia, per opere di bonifica connesse ad impianti sportivi e per interventi di viabilità pedonale", ha concluso Scanagatti.