L'assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombarda Viviana Beccalossi l'ha definita "una risposta che ha superato tutte le aspettative": gli 88 progetti presentati per chiedere finanziamenti nel Bando contro il gioco d'azzardo patologico, in effetti, rappresentano un numero di adesioni notevole.
Segno che il problema esiste, ed è monitorato con attenzione da Comuni, Unioni di Comuni e Comunità montane, che, assieme al mondo associazionistico, potevano presentare progetti No-slot, proponendo una serie di attività utili per prevenire la ludopatia: dalle azioni di controllo e vigilanza alla prevenzione nelle scuole, dalla mappatura del fenomeno alla formazione del personale.

Risorse concrete, per un'azione capillare
Le richieste per sanare questa piaga sociale sono pervenute da tutte le province e hanno un valore di quasi cinque milioni di euro. "La commissione incaricata di giudicare i progetti è già al lavoro per accertare l'ammissibilità delle singole proposte ed entro fine giugno ufficializzerà una graduatoria attraverso la quale, per un totale di tre milioni di euro, finanzieremo fino all'80 per cento del costo di ogni singolo progetto premiato", ha spiegato Viviana Beccalossi. Dopo aver approvato all'unanimità la prima vera legge italiana sul gioco d'azzardo patologico, verranno quindi messe a disposizione risorse concrete, per un'azione mirata e capillare sul territorio.