SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE
Turismo

In cammino attraverso l’Italia dei Piccoli Comuni

8 Luglio 2020
 

Realizzato di  recente da Fondazione Symbola e Fondazione Ifel, il volume Piccoli Comuni e Cammini d’Italia, vanta il patrocinio Mibact, Anci, Uncem, Federparchi, Fai, del Touring Club Italiano, di Coldiretti, di Legambiente e la partnership di Caire Consorzio.

Il volume esplora i Cammini d’Italia per analizzare il valore e la ricchezza dei Piccoli Comuni, veri e propri cantieri di diversità culturale e territoriale. All’interno di questa rete i Cammini d’Italia si configurano come un network di percorsi che collega tradizioni, natura e bellezza, economia a misura d’uomo e agroalimentare.
 

“Piccoli Comuni e Cammini d’Italia” è un viaggio composto da 44 itinerari in 15.400 km che si snoda lungo tutta la Penisola e le isole, attraversa 1435 Comuni, di cui 944 piccoli (66% di quelli interessati dalla rete degli itinerari), e incontra oltre 2mila beni culturali e 179 produzioni DOP/IGP, l’86,6% di queste ultime nei Piccoli Comuni.  Questi ultimi, al 31 marzo 2019, sono 5498 su un totale di 7.914 e rappresentano dunque il 69,5% del totale dei Comuni italiani.
 

I Cammini sono una occasione di promozione turistica e culturale e di sviluppo locale per le città d’arte di medie e grandi dimensioni ma soprattutto per quelle realtà territoriali capaci di cogliere le opportunità della legge sui Piccoli Comuni (la n.158 del 6 ottobre 2017, legge Realacci) che prevede misure e strumenti per rafforzare i servizi territoriali e promuovere, in particolare, le produzioni artigianali ed enogastronomiche e il recupero, la riqualificazione e la messa in sicurezza dei centri storici. Condizioni fondamentali per organizzare adeguatamente ospitalità, ristorazione e servizi e rispondere così ad una nuova domanda turistica destinata a crescere anche in conseguenza dell’epidemia da Covid-19 come evidenziato dall’alto numero di presenze registrato nei piccoli Comuni e nelle aree montane già nei primi fine settimana dopo la fine del lockdown.

 

 

Gli scenari offerti dai Cammini d’Italia sono davvero vasti e diversi, attraversano Parchi nazionali e regionali, fiumi, boschi e foreste, paesaggi agrari, costeggiano laghi e zone umide, raggiungono borghi, pievi, abbazie, santuari, monasteri, fortezze e castelli.

Alcuni esempi degli itinerari ci portano, nella nostra regione, a scoprire e riscoprire Pavia e il pavese. Qui passa la Via Francigena, 1044 km dal valico del San Bernardo a Roma, a Palestro e nel Parco regionale della Valle del Ticino. E da Pavia parte anche la Via degli Abati che, dopo 190 km, attraversando 3 regioni, 4 province e 20 piccoli Comuni, arriva in Toscana a Pontremoli.

Da Mantova ha origine la Via Matildica del Volto Santo che, passando per l’Abbazia del Polirone a San Benedetto Po, dopo 284 km arriva a Lucca.

Infine, tutta lombarda è la Via dello Spluga che dai 2117 metri dell’omonimo passo porta a Chiavenna dopo 30 km.

 

“Cogliere le potenzialità dei Cammini d’Italia in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando” ha dichiarato in occasione della presentazione del volume Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola “significa rafforzare il ruolo e il presidio dei piccoli comuni, di istituzioni e comunità locali. Tradizioni, cultura, bellezza, coesione, innovazione e creatività sono le chiavi di un’economia più a misura d’uomo sulla quale il Manifesto di Assisi ci invita a scommettere per affrontare le sfide del nostro tem­po. Supereremo le prove difficili e impegnative di questa crisi anche grazie alla forza dei territori, alla loro capacità di tenere insieme tecnolo­gia ed empatia, dignità delle persone, benessere e vi­talità delle comunità, accoglienza, saperi antichi”.

 

“L’Italia deve rimettersi “in cammino. Tutta l’Italia” ha sottolineato Guido Castelli, presidente della Fondazione IFEL deve ritrovare la strada della crescita e dello sviluppo.  È vitale farlo soprattutto nei territori interni e nei piccoli Comuni. Il turismo è il loro settore di punta. Riavvicinarsi all’”Italia dei cammini” è un invito per le prossime vacanze degli italiani ma è anche un invito alla politica a mettere in campo azioni di promozione Questo insieme di percorsi, comunità, identità, tradizioni deve diventare un unico sistema di offerta. Una rete di attrazioni di bellezze che deve diventare conosciuta e facile da visitare”.

(SM)

 

 

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