Ad essere particolarmente colpiti dagli effetti del Corona Virus e della quarantena imposta da molti governi nazionali sono gli studenti, costretti a casa da scuola da ormai quasi un mese. L'Italia è uno dei 13 paesi nel mondo che hanno ordinato la chiusura di scuole a livello nazionale a causa del COVID-19 e secondo l'UNESCO, 290,5 milioni di bambini sono ora colpiti in tutto il mondo. Altri nove paesi hanno implementato chiusure scolastiche localizzate e fino a 180 milioni di bambini in più sono potenzialmente a rischio. I dati si riferiscono ai livelli di istruzione preprimaria, primaria, secondaria inferiore e secondaria superiore. La chart di Statista che riproduciamo qui evidenzia criticità e numeri dei principali paesi coinvolti.
Dai 233 milioni di studenti in Cina ai 9 milioni in Italia
Le dimensioni del fenomeno sono variabli: la Cina ha il maggior numero di bambini che non vanno a scuola con 233 milioni, mentre in Giappone i bambini coinvolti sono 16,5 milioni. In Iran si stima che il numero arrivi a 14,6 milioni, mentre il numero totale interessato in Italia è di circa 9 milioni.
A Milano la partnership pubblico-privato come possibile soluzione
Come risolvere il problema, almeno in fase temporanea? ICS International School istituto privato che da subito ha attivato lo Smart learning, con formule diversificate di apprendimento a distanza, ha deciso di aiutare la scuola pubblica di Milano Elsa Morante. "Abbiamo unito le forze e le competenze per superare la crisi e ricostruire un rinnovato Sistema Italia", spiega Stefano Paschina, managing director di ICS International School. “Il nostro concept di scuola del futuro è la democratizzazione della formazione. Siamo gemellati ad una scuola pubblica di Milano, la Elsa Morante e stiamo programmando per gli alunni di questo plesso, dei corsi virtuali, dotando di device tecnologici bambini e famiglie che non hanno avuto la possibilità di adeguarsi allo smart learning. Il futuro sono i bambini. È un messaggio che la ICS vuole lanciare a tutte le scuole internazionali nel territorio nazionale, per supportare la formazione soprattutto in un momento cruciale come quello attuale”. (VV)